REGGIO CALABRIA-E’ stata un’analisi a trecentosessanta gradi sullo stato dell’applicazione della legge 38 su terapia del dolore e cure palliative quella scaturita dalla Consulta permanente di vigilanza sulla sanità promossa presso la sede dell’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria.
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Aprendo i lavori, il presidente dell’Ordine, Pasquale Veneziano ha ricordato il fine della Consulta. “Lo scopo di questo organismo – ha sottolineato il massimo rappresentante dell’ente ordinistico – è quello di recepire le problematiche sanitarie e portarle all’attenzione delle istituzioni competenti, dell’opinione pubblica e dei media. Per questo motivo mi auguro che, in futuro, la consulta possa essere convocata più frequentemente per accendere i riflettori sulle tante questioni aperte in campo sanitario”.
“Molto spesso – ha evidenziato il vicepresidente dell’Ordine, Giuseppe Zampogna – vediamo i pazienti, affetti da dolore, disorientati proprio per questo occorre coprire, anche in senso geografico, tutti i territori con delle strutture adeguate come possono essere gli hospice e la rete di assistenza domiciliare integrata”.
Per Marco Tescione, coordinatore della Consulta insieme ad Antonino Vadalà, “i servizi per la terapia del dolore, ad oggi, sono presenti a macchia di leopardo”.
“La Calabria, tuttavia, – ha aggiunto Tescione – può essere annoverata fra le regioni virtuose avendo già approvato le linee guida in materia che adesso devono essere messe in atto in maniera integrale essendoci tutte le basi per la concreta applicazione della legge di riferimento. Il primo obiettivo da raggiungere sarà quello di realizzare il Cosd (Comitato Ospedale senza dolore) già previsto dalla legge e dalle linee guida approvate dalla nostra regione e che consentirà di operare anche alle varie associazioni di volontariato”.
Per Vincenzo Nociti, segretario dell’Ordine dei Medici ma anche coordinatore della Commissione su terapia del dolore e cure palliative, “essendo la legge 38 successiva al Piano di rientro, sarebbe giusto concedere delle deroghe come avvenuto in altri casi e consentire una concreta realizzazione di quei servizi previsti dalle linee guida”.
“Con piacere – ha aggiunto Nociti – posso evidenziare che la scelta di istituire questa commissione si è rivelata quanto mai azzeccata considerato che l’argomento è di stringente attualità e coinvolge medici e società civile a dimostrazione di un Ordine dei Medici aperto all’esterno”.
In rappresentanza dell’Asp è intervenuto, Bruno Porcino, collaboratore di staff del Commissario, Franco Sarica, il quale ha sottolineato come “l’azienda è pronta ad attivarsi per offrire delle risposte adeguate anche sul fronte della terapia del dolore”.
“Nonostante i venti di tagli e risparmi impostici dal piano di rientro – ha puntualizzato Porcino – si sta cercando di lavorare al meglio con tante iniziative che presto diverranno realtà come le Case della Salute di Siderno e Scilla”.
A tratteggiare il quadro della situazione in maniera più dettagliata è stato, quindi, Giuseppe Santamaria, Responsabile dell’Unità Operativa di Terapia del dolore presso l’Azienda Ospedaliera reggina. “La Calabria – ha spiegato Santamaria – è stata fra le prime regioni ha stilare le linee guida anche se poi l’attuazione non è mai avvenuta completamente. Nell’azienda ospedaliera, grazie alla sensibilità del dg, Lillino Bellinvia, anestesista di vecchia data, è stata avviata una struttura dipartimentale di terapia del dolore che, però, si avvale, ufficialmente, solo del sottoscritto, come medico, e di un infermiere e della collaborazione saltuaria di qualche collega, solo a titolo personale”.
“Anche se occorre informare maggiormente i medici di famiglia e la popolazione – ha proseguito Santamaria – che esiste questo servizio, in poco tempo, abbiamo registrato dei numeri decorosi come 600 visite e 70 day hospital. E’ stato importante partire ma, adesso, occorre andare avanti e servono uomini, mezzi e locali adeguati”.
Il punto sull’Hospice è stato tracciato, invece, da Ines Barbera che ha evidenziato come la struttura di Via delle Stelle rappresenti “l’esecutività della legge 38 e del diritto del paziente terminale ad avere cure gratuite nel rispetto della sua dignità”.
“Notiamo uan maggiore conoscenza e consapevolezza – ha aggiunto la Barbera, medico coordinatore dell’Hospice reggino – fra la popolazione della nostra città in tema di cure palliative ma abbiamo bisogno di più posti letto perché le attese sono molto lunghe. Inoltre, i pazienti che non riusciamo a curare finiscono, inevitabilmente, per incrementare il pesante carico degli ospedali per acuti e dell’assistenza domiciliare con costi maggiori per il sistema sanitario”.
Enzo Sidari, già direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera reggina, ha rammentato come “nonostante le buone intenzioni per migliorare ed attuare i servizi in materia di terapia del dolore tutto si va a scontrare con il piano di rientro ed il blocco delle assunzioni”.
Secondo Nino Costantino, medico di base e presidente della sezione reggina della Simg “occorre istituire un tavolo tecnico con le parti interessate, trattando distintamente terapia del dolore e cure palliative”.
Per Paola Serranò medico palliativista, “è necessario attivare quella cabina di regia in grado di diramare servizi e strutture che devono entrare in rete”.
“Pur essendo disponibili i fondi degli obiettivi di piano – ha chiosato Paola Serranò – l’operatività di queste somme è bloccata da impedimenti di varia natura che non mi permettono di utilizzare al meglio queste risorse già erogate e disponibili”.
In rappresentanza del gruppo sanità presso il Csv dei Due Mari è intervenuta la coordinatrice, Lina Lizzio. “Il nostro gruppo – ha evidenziato Lina Lizzio – mette insieme dieci associazioni che sono disponibili ad offrire il proprio contributo in tema di terapia del dolore e cure palliative. Più la gente sa e meglio è poiché si instaura quel sentimento di condivisione all’interno della comunità reggina. Dobbiamo spenderci come cittadinanza attiva poiché la sanità è un bene di tutti”.
Lina Lizzio ha ricordato che dal 22 al 27 settembre si svolgerà, anche a Reggio Calabria, la campagna di sensibilizzazione “Cento città contro il dolore”, dal 22 al 26 presso gli Ospedali Riuniti, ed il 27 nella piazzetta San Giorgio.
In platea presenti numerosi consiglieri dell’Ordine dei Medici ed il Direttore Sanitario dell’Hospice, Giuseppe Trapani Lombardo, la presidente del Tribunale dei Diritti del Malato, Nella Garganese Sarica e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato cittadine..