La Marcia si svolgerà a Polistena, in Provincia di Reggio Calabria, il prossimo 24 giugno.
Un evento organizzato per la prima volta in Italia e quanto mai attuale, considerato il trend crescente di minacce, intimidazioni e violenze attuate nei confronti di donne e uomini che, da Nord a Sud, governano le Amministrazioni locali, dando fastidio agli interessi della criminalità, organizzata e non.
Il 24 giugno, dopo la Marcia di Polistena, a Gioiosa Jonica (RC), Avviso Pubblico presenterà il nuovo Rapporto “Amministratori Sotto Tiro”, con i dati relativi all’anno 2015.
Il Rapporto è giunto alla sua quarta edizione. Come ogni anno,esso fornirà una cronologia dei fatti ed una serie di dati che raccontano in che modo, in quali territori e per quali motivi tanti sindaci, assessori, consiglieri comunali, ma anche dirigenti, funzionari ed impiegati della Pubblica Amministrazione, vengono intimiditi e minacciati.
Avviso Pubblico ha scelto di andare in Calabria perché, in questa Regione, le minacce e le intimidazioni verso gli amministratori locali stanno manifestando una preoccupante crescita, sia in termini quantitativi che di intensità della violenza utilizzata, ma anche per raccontare tante storie di resistenza civile e politica che vedono come protagonisti giovani sindaci impegnati in prima linea.
Alla conferenza stampa saranno presenti: Michele Tripodi, sindaco di Polistena, più volte oggetto di intimidazioni e minacce; Domenico Vestito, sindaco di Marina di Gioiosa Jonica; Maria Antonietta Sacco, coordinatrice regionale di Avviso Pubblico per la Calabria e assessore del Comune di Carlopoli; Salvatore Mafrici, sindaco di Condofuri; Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Ionica; Michele Albanese, giornalista dell’ANSA, costretto a vivere sotto scorta a seguito delle minacce ricevute, consigliere nazionale della Fnsi e delegato della segreteria e della Giunta per i progetti di educazione alla legalità; Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale della Calabria; Arturo Bova, consigliere regionale e presidente della commissione anti ‘ndrangheta e Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.
Durante la conferenza stampa, saranno diffusi alcuni dati aggiornati sulle intimidazioni e minacce ricevute dagli amministratori locali anche dei primi cinque mesi del 2016.
“È necessario che i cittadini si stringano attorno ai loro sindaci, assessori e consiglieri comunali, facendo sentire loro concretamente e visibilmente, la vicinanza, in particolare quando gli amministratori finiscono pericolosamente sotto tiro – dichiara il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, sindaco di
Grugliasco. Ai partiti e ai movimenti politici spetta il compito fondamentale di selezionare attentamente i loro candidati, di non lasciare soli e di sostenere quelli onesti e competenti che sono stati eletti e di allontanare e denunciare, coloro i quali si è scoperto essere stati complici di mafiosi e corrotti e di essere stati minacciati, perché non hanno mantenuto fede ad alcuni patti occulti ed inconfessabili sottoscritti durante la campagna elettorale o durante il loro mandato politico-istituzionale. La buona politica e la buona amministrazione in Italia esistono. Esse vanno difese e diffuse, sostenendo e non lasciando soli gli amministratori locali onesti e competenti”.
Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha spiegato le ragioni dell’adesione alla Marcia e del patrocinio concesso dall’Assemblea legislativa con sede a Reggio: “La nostra Regione è al centro di un’allarmante escalation di fatti gravi e inquietanti, con una vera e propria recrudescenza della criminalità comune e organizzata nei confronti della politica e
della Pubblica Amministrazione. Si contano a centinaia i sindaci, i consiglieri, i dirigenti e funzionari pubblici e anche i giornalisti, costretti a vivere in una condizione di paura e di riduzione degli spazi di libertà, solo per aver deciso di non cedere né alle lusinghe né alle minacce. Nell’ultimo anno, in Calabria, si sono verificati episodi molto gravi, non tutti ascrivibili a una matrice mafiosa, ma certamente tutti da condannare con fermezza. Per contrastare questa situazione non è sufficiente la pur necessaria azione repressiva; occorre incidere in profondità sulle coscienze dei cittadini e soprattutto sulle giovani generazioni. La Marcia di Polistena, in questo senso, costituirà un grande momento di pace e di esaltazione dei valori della legalità, della libertà e della democrazia che – conclude Irto – appartengono alla stragrande maggioranza della comunità calabrese”.