REGGIO CALABRIA- Con l’ ordinanza n. 13, depositata il 14 gennaio 2016, il TAR di Reggio Calabria ha pronunciato la sospensiva del decreto di scioglimento e contestuale commissariamento della Camera di Commercio di Reggio Calabria emanato dal Presidente della Regione Calabria.
Il ricorso avverso il provvedimento regionale di scioglimento degli organi camerali era stato avanzato da cinque associazioni provinciali delle categorie mercantili (ASCOA, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFAGRICOLTURA E UNIMPRESA), tutte difese dagli avvocati Francesco Carnuccio e Fabio Mammoliti. Il TAR ha ritenuto non sussistenti i presupposti per lo scioglimento e commissariamento dell’ente camerale, così accogliendo la tesi delle associazioni ricorrenti che lamentavano la violazione della legge che regola la vita degli organismi camerali e la grave violazione dell’autonomia funzionale della Camera di Commercio di Reggio Calabria. E’ bene ricordare che il decreto della Regione, sospeso dal provvedimento del TAR, era entrato a “gamba tesa” col provvedimento di imperio dello scioglimento degli organi democratici della Camera senza che si fosse in effetti mai verificata una disfunzione dell’ ente camerale stesso e senza, quindi, il verificarsi delle tassative ragioni di legge per lo scioglimento del consiglio camerale. Il provvedimento dei giudici amministrativi ha disposto altresì la condanna della Regione al pagamento delle spese processuali ed ha quindi fissato l’udienza di merito per il 22 giugno p.v.. Si tratta di un risultato importante che riporta immediatamente nelle piene funzioni gli organi elettivi della Camerale di Commercio e così la piena ripresa dell’ attività democratica di tutela istituzionale degli operatori economici della provincia.