I saloni del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi“, fino al prossimo giugno, ospiteranno la mostra “Inspiring stars”, ideata nell’ambito del progetto “Un cielo per tutti” portato avanti dal Planetario “Pythagoras”. Stamane l’apertura ufficiale al pubblico, alla presenza del sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, del consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, di Maria Rosaria D’Antonio, responsabile del progetto “Inspiring stars – Unione Astronomica Internazionale”, ed Angela Mesiano, responsabile scientifico del “Planetarium Pythagoras”.
Il sindaco Versace, nel prendere la parola, ha descritto l’evento come «una vera e propria esperienza, un’iniziativa importantissima che permette alle persone cieche o ipovedenti di poter conoscere il nostro universo». Nell’annunciare che Reggio sarà la prossima sede delle Olimpiadi nazionali dell’Astronomia, l’inquilino di Palazzo Alvaro ha sottolineato «il continuo e costante impegno del Planetario che continua ad operare per far crescere la città attraverso splendide iniziative di livello e caratura internazionale». «La mostra che inauguriamo oggi – ha spiegato Versace – verrà allestita, in forma permanente, nella sede delle Nazioni Unite a Vienna e ciò fa comprendere bene l’altissimo valore delle opere ospitate a Palazzo “Crupi”. Un ringraziamento, quindi, va necessariamente rivolto alla professoressa Mesiano, al suo staff, ai funzionari della Città Metropolitana impegnati in questo avvincente progetto ed alla dottoressa D’Antonio che, partendo da Parigi, fa conoscere al mondo la bellezza della volta celeste grazie ad un innovativo sistema di comunicazione che permette, a tutti, di osservare le stelle ed i pianeti a prescindere dall’uso degli occhi».
Per il consigliere Quartuccio, con la mostra “Inspiring stars” «si potenzia l’offerta culturale nella nostra città». «Una mostra – ha proseguito – che ha già toccato diversi Paesi e numerose città ed arriva a Reggio per lanciare un messaggio molto importante: la cultura ed il sociale si possono unire per abbattere le barriere».
«L’obiettivo – ha affermato Quartuccio – è proprio quello di potenziare l’astronomia sensoriale. Come Città Metropolitana, infatti, abbiamo acquistato diverso materiale che consentirà alle persone cieche o ipovedenti di approcciarsi, in maniera nuova e differente, ad una scienza incredibilmente affascinante».
Maria Rosaria D’Antonio, infine, si è soffermata sul progetto e sul ruolo dell’Unione Astronomica Internazionale, «un’organizzazione che protegge il mondo dell’astronomia e, attraverso le attività educative, anche le diversità, cercando un approccio alla scienza che sia valido per tutti».
«Con “Inspiring stars” – ha spiegato – i non vedenti potranno toccare e conoscere ogni pianeta che è ognuno differente dall’altro».