DAL ANTONIO LATELLA PORTAVOCE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE RAFFA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
REGGIO CALABRIA- Raggiungere il luogo dove oggi sono ospitati i Bronzi di Riace non sarà più problematico.
Trenta cartelli stradali saranno collocati nei punti strategici della città per indicare Palazzo Campanella dove, in attesa del completamento della sede del Museo Nazionale della Magna Grecia, ‘soggiornano’ i due Guerrieri. L’iniziativa è dell’Amministrazione provinciale che, d’intesa con il Comune capoluogo, con il piano di segnalamento provinciale si è dotata di questi segnali, più un murales che sarà affisso nei pressi della sede del Consiglio Regionale. Fin dai prossimi giorni, soprattutto i turisti, saranno agevolati nell’individuare il percorso per raggiungere i locali dove sono esposte le due statue. La stessa segnaletica, una volta che i due reperti ritorneranno a palazzo Piacentini, potrà essere utilizzata per indicare il Museo. Dell’iniziativa e di altri programmi legati alla cultura si è parlato nel corso di una conferenza stampa indetta dal presidente della Provincia Giuseppe Raffa, alla quale hanno preso parte l’assessore alla Cultura Eduardo Lamberti Castronovo e l’ingegnere Domenica Catalfamo, dirigente del settore “Viabilità e Trasporti” dell’Ente di via Foti.
“Abbiamo raccolto l’invito dell’associazionismo che si batte per la difesa del nostro patrimonio artistico ed avviato l’iniziativa che consente di aiutare soprattutto i turisti che vengono in città a raggiungere senza troppi problemi l’attuale dimora dei Bronzi”, ha detto tra l’altro il presidente Raffa illustrando ai giornalisti l’iniziativa. “A questi cartelli – ha sottolineato da parte sua l’Assessore alla Cultura – presto se ne aggiungerà un altro che indicherà il palazzo della cultura”, la sede dell’ex brefotrofio di via Emilio Cuzzocrea. “I Bronzi – per Eduardo Lamberti Castronuovo – sono importanti, ma il nostro patrimonio artistico è costituito da altri importanti reperti. Queste due opere d’arte dovranno svolgere anche la funzione di traino rispetto a tutto il resto. Perché Reggio Calabria è una città dove la cultura la fa da padrona”.
Nel corso della conferenza stampa è stato reso noto il numero di visitatori della mostra “Arte chiama arte” ospitata al Museo dove sono esposti quadri di una collezione privata, sequestrati dalla magistratura ad un noto imprenditore della città dello Stretto. Intanto la mostra è stata prorogata fino al prossimo 31 dicembre, mentre ad oggi i visitatori sono stati 11.313, di cui 5613 che hanno pagato l’intero presso del biglietto d’ingresso ( 2 euro), per 1500 il ticket è stato ridotto, e 4200 i non paganti così come prevedono le disposizioni legislative. Da domani, poi, gli studenti della Provincia potranno visitare gratuitamente la mostra. Il museo nazionale della Magna Grecia, sempre in attesa del ritorno a casa dei Bronzi, entro il mese in corso ( la data approssimativa è quella del 20 ottobre) ospiterà l’Arazzo Fiammingo, di proprietà della diocesi di Locri, che da oltre 20 anni si trova a Cosenza per il restauro. E non solo questo, perché, come hanno reso noto Raffa e Lamberti Castronuovo quanto prima si procederà al restauro del Battistello di Stilo con l’allestimento di un laboratorio proprio nella città di Tommaso Campanella.
Il pezzo forte è senza dubbio il palazzo della cultura ( ex brefotrofio) dove non si esclude saranno trasferite le opere sequestrate ed oggi esposte in una delle sale del Museo di piazza De Nava. A tal proposito, è stato reso noto, che l’Amministrazione provinciale ha chiesto l’assegnazione definitiva delle tele alla dottoressa Ornella Pastore, presidente del Tribunale misure di prevenzione di Reggio. La struttura che già ospita il “Piccolo Museo San Paolo” è destinata a diventare sede permanente di un museo civico, della biblioteca provinciale,del museo della ceramica, mentre uno spazio ospiterà le associazioni culturali più importanti che operano a Reggio.