R. & P.
Si è insediata ieri a Catanzaro la Consulta regionale del Terzo Settore, alla presenza dell’Assessore al lavoro e al welfare Angela Robbe, del Direttore generale Fortunato Varone, della Dirigente d.ssa Barona e del dr. Giovanni Latella. Il primo forte messaggio è stato rivolto a tutti gli attori politici ed istituzionali, attraverso le parole del suo neo-eletto Presidente, Gianni Pensabene: “La Riforma del Welfare in Calabria deve trovare urgente attuazione. Tutte le forze politiche si riapproprino della loro missione, che è quella di dare risposte adeguate alle fasce deboli della Calabria.”
La Consulta del Terzo Tettore, organismo previsto dalla Legge regionale n. 23 del 2003, è composta da 25 realtà, gran parte delle quali collegate alle grandi organizzazioni del Terzo Settore Nazionale.
La Consulta è stata istituita con il fine di potenziare la programmazione nel campo socio-assistenziale, così come recita la già richiamata Legge 23, che recepisce la Legge 328 del 2000 ancora non attuata in Calabria.
Gianni Pensabene, portavoce del Terzo Settore della Calabria, è stato eletto Presidente, e nel suo intervento di apertura ha raccolto e dato immediatamente voce alle indicazioni di tutte le organizzazioni che da anni chiedono che venga attuata in Calabria una Riforma che tutto il mondo del sociale attende da ben 19 anni. “Tale ritardo è ormai assolutamente ingiustificabile ed incomprensibile” ha ribadito Pensabene.
“La politica deve avere delle priorità: i bisogni dei disabili, degli anziani, delle donne e dei minori in difficoltà non possono attendere i tempi della politica all’approssimarsi delle elezioni” – sono state le parole dell’Assessore Robbe nel suo intervento introduttivo.
Nicoletta Rossi, eletta vice-presidente della Consulta, ha ripreso e rilanciato tali concetti aggiungendo “Sono convinta che tutto il lavoro che è stato svolto negli ultimi tre anni deve trovare una sua urgente conclusione”.
La Consulta si riunirà nuovamente a breve termine per dare il proprio contributo di collaborazione a tutte le istituzioni impegnate nella Riforma ed allo stesso tempo per individuare tempi ed iniziative che servano a sollecitare il cammino della Riforma.
I piccoli, i poveri, le persone in difficoltà reclamano con forza una risposta.