di Redazione
LOCRI- ” In ordine al comunicato stampa emanato dall’ASP-5 di RC in data 06.02.2015 ed inerente l’argomentazione “Registro tumori”, Articolo32Calabria sente il dovere di apportare ulteriori elementi di valutazione ed approfondimento relativi al delicato tema”.
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Inizia così una nota a firma di Angelo Rossino, presidente di Articolo 32 Calabria, di cui di seguito si riporta il testo integrale.
“Preliminarmente plaudendo alla lodevole iniziativa di “Reggio Non Tace”, condividendola ed appoggiandola, vanno evidenziati i ritardi che l’attivazione di questo efficace strumento di prevenzione ed allocazione di risorse sanitarie in loco ha registrato: sono infatti passati cinque anni dalla delibera regionale che ne prevedeva l’istituzione, due anni da quando l’ASP – 5 ha deliberato in tal senso e pur tuttavia, ad oggi, ancora non si ha l’accreditamento presso l’AIRTUM.
Vanno altresì ricordati gli interventi che nel frattempo – anno 2010/anno 2015 – si sono registrati: una proposta di legge regionale, cinque interrogazioni, due mozioni e tre richieste di audizione dei DG pro-tempore a firma dell’On.le Giordano, il quale ha anche, contestualmente, sollecitato una risoluzione, poi effettivamente licenziata in seduta comune nel 2013 dalle III° (Sanità) e IV° (Ambiente) Commissioni Consiliari Permanenti Regionali.
E come non ricordare l’impegno costante di ben 37 Associazioni di categoria sparse in tutta la Calabria che negli anni si sono spese per ottenere questo strumento.
Alla luce di queste considerazioni, si spera vivamente che in tempi ristretti il Registro Tumori dell’ASP-5 di RC possa ottenere il tanto auspicato accreditamento presso l’AIRTUM, al fine di vedersi riconosciuta la validazione scientifica dei dati elaborati.
Per quanto riguarda Articolo32Calabria, nell’incontro che il D.G. ha, con grande senso di responsabilità concesso alle Associazioni di categoria, per giorno lunedì 09 febbraio, confidando nella sensibilità dimostrata dal Dr. Tripodi al quale vanno i nostri sensi di stima, riproporrà ad Egli l’appello lanciato alle precedenti gestioni, di attivare cioè una massiccia campagna di prevenzione oncologica su tutto il territorio di competenza (provincia di RC), anche con l’ulteriore finalità di reinvestire le risorse economiche così risparmiate, sulla Fondazione Campanella, nonchè per mitigare l’odioso fenomeno della migrazione sanitaria con tutti gli annessi disagi da ciò discendenti”.