LOCRI – Eiff, l’Epizephiry International Film Festival, non è solo il festival che premia le pellicole cinematografiche. È di più. E’ la manifestazione culturale della Locride giunta alla sesta edizione che parla internazionale, premia il talento e mette in mostra l’arte. Sabato sera, dopo una tre giorni di proiezioni cinematografiche dedicate agli appassionati e alle scuole del territorio, dopo incontri con professionisti del settore, si premieranno gli artisti giudicati miglior attori, registi, pittori, fotografi, giornalisti, musicisti, e verranno assegnati premi ai miglior docufilm, medio metraggio, cortometraggio, sceneggiatura ecc…
Dopo la scelta di una attenta giuria l’Associazione Azulejos porta a termine l’Eiff 2012 e il direttore artistico, coadiuvato da partner d’eccezione, fra tutti Fimmina tv, ed accompagnato dalla presentatrice Mara Rechichi e altre personalità del mondo del cinema e dell’arte ( Renato Scatà, critico cinematografico e direttore artistico del Floridia Film Fest, Gianluca Sia attore e regista, Antonio Falcone giornalista, critico cinematografico), chiuderà la kermesse con la premiazione dei vincitori.
“Lente Locale” vuole saperne di più e aspettando la 3 giorni di Eiff, è andata a trovare Renato Mollica per farsi raccontare cosa c’è dietro il festival: le emozioni, le paure, le difficoltà e gli altri progetti che Mollica e l’Azulejos hanno in mente.
Si avvicina la serata celebrativa dell’Eiff. Un evento slittato da luglio a novembre ( difficoltà logistiche e reperibilità fondi), che comunque riserva sempre grandi emozioni. Cosa ti aspetti?
“In genere sono propenso a credere che tutte le manifestazioni “sofferte” alla fine riescono bene.
I problemi dei mancati finanziamenti regionali, i tagli dei fondi alla cultura, il piccolo incentivo da parte della Provincia di Reggio Calabria, hanno intensificato gli sforzi per realizzare questo evento. Non mi sembrava giusto abbandonare una manifestazione internazionale giunta alla sesta edizione.
Anche perchè nella nostra Provincia sono pochissime le manifestazioni di promozione del cinema indipendente. E ancor di più manifestazioni come Epizephiry che promuove il cinema breve e di documentario, il premio alle arti e alle professioni, una manifestazione che ha, insomma, una visione della cultura a 360 gradi e forse una dei pochi del sud Italia”.
Se tornassi indietro di 6 anni, rifaresti tutto?
“Si, lo rifarei certamente. Perchè insisto nel dire che questa manifestazione “serve” alla nostra zona. Può essere un buon biglietto da visita per far conoscere la Locride e la Calabria buona, quella operosa, intelligente, che sa organizzare. Che non si piange addosso”.
Eiff è stato posticipato a causa dell’inerzia delle istituzioni. Senza di loro non si può andare avanti?
“Si, senza le istituzioni si potrebbe andare avanti. Con una forma di partecipazione tra le Aziende ed il Festival con sponsor e partenariati. Ma sappiamo anche le difficoltà economiche e la crisi di questi tempi. Le nostre aziende, tra l’altro, non sono ancora abituate a sostenere grosse manifestazioni culturali, preferiscono disperdere i pochi fondi pubblicitari, previsti nei loro bilanci, in tante piccole manifestazioni perchè così si è sempre fatto.
Ma resto convinto che le Istituzioni devono essere coinvolte. Perchè è insito nel loro mandato promuovere il territorio e la cultura e si devono impegnare nel farlo. Bisogna stare loro dietro e insistere. Anche loro devono imparar”e.
Gli amministratori sempre più distratti e confusi. Quale linguaggio bisogna utilizzare per far comprendere loro l’importanza di tali manifestazioni?
“In effetti ho difficoltà a far capire la differenza e l’importanza tra una sagra di paese e un evento cinematografico. E la politica, che ha bisogno di consensi, è indotta a sbagliare nello scegliere gli eventi da finanziare. Non riesco ancora a far passare l’idea che un festival come Epizephiry, gemellato tra l’altro con altri festival internazionali, possa essere il portavoce in positivo in Italia per tutto un anno e non solo per una serata”.
Perchè creare in Calabria una manifestazione che pensa al cinema, alla musica, alla cultura…?
“Come già detto prima bisogna ampliare l’offerta culturale in una stessa manifestazione. Per accontentare tutti i gusti del pubblico. Dai giovani ai meno giovani. Dal cultore dei film propriamente detti agli amanti del cinema documentario e d’inchiesta. Dalla pittura alla fotografia”.
Quanto è difficile parlare di cultura?
“Tanto difficile in questa nostra zona ma in generale in Italia. La tv devia un po’ i pensieri e fa diventare statici. Non si pensa più, o peggio, ci facciamo trascinare dalle idee altrui. Lontani i tempi in cui veramente si sentiva la necessità di incontrarsi e parlarsi, di inventare al momento gli argomenti. Invece vedo, per esempio, raramente sale piene alle presentazioni di libri”.
La crisi implica anche i tagli ai fondi per la cultura, quali i rimedi?
“Basterebbe che i pochi fondi fossero impiegati bene e che gli Enti controllassero in qualche modo l’andamento delle manifestazioni e vedessero quali darebbero maggiore importanza al territorio. Solo così i soldi pubblici potrebbero essere spesi bene”.
Ci sono i nomi di tutti i premiati. L’Eiff del 2012 ti è piaciuto? Ti aspettavi altro?
“Sono soddisfatto dei film di questa sesta edizione. Spero di aver portato e selezionato in concorso ottimi film. Le giurie tecniche sono state entusiaste della qualità e quindi sono state in difficoltà nel decidere i vincitori. Pensate che le case di produzioni indipendenti hanno proposto film con protagonisti del calibro di Leo Gullotta, Sergio Fiorentini, Claudia Pandolfi, Peppino Mazzotta, Salvatore Lazzaro, tanto per citarne alcuni che mi vengono in mente in questo momento. Non mi aspettavo per esempio che mi inviassero in concorso il mediometraggio “Dannato Rock” (protagonisti la Band Le Vibrazioni) risultato vincitore. Un film che è stato proiettato pochissimo al pubblico ed è una esclusiva per il Sud Italia all’interno di Epizephiry Festival”.
grazie.
Sabato la cerimonia di chiusura con molti ospiti d’eccezione. E Lente Locale ci sarà.
DOMENICA BUMBACA