DAL DIRETTORE ARTISTICO DEL RIACE IN FESTIVAL VINCENZO CARICARI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Innanzitutto mi preme ringraziare tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione del festival, ragazzi e ragazze che per 5 giorni si sono dedicati con passione alla buona riuscita dell’evento.
Ringrazio gli artisti e gli autori che sono intervenuti arricchendo di qualità il festival. Musicisti come Peppe Voltarelli che ha donato gratuitamente un suo pezzo per la realizzazione dello spot ufficiale. Registi come Michelangelo Frammartino e Francesco Munzi, che dopo Cannes, il Tribeca di New York e altri centinaia di festival nel mondo hanno deciso di fare una capatina da noi, andandosene entusiasti.
Abbiamo avuto attori sardi e calabresi, attrici piemontesi , registi romani e milanesi, musicisti toscani e calabresi, scrittori francesi e calabresi, relatori da ogni parte d’Italia ritrovatisi a Riace per parlare, per confrontarsi su temi scottanti.
Sono arrivati centinaia di cortometraggi e documentari per partecipare ai concorsi principali del festival che, una volta scremati, sono stati visualizzati e giudicati da giurie di qualità composte da intellettuali, musicisti, artisti, scrittori e critici della nostra zona.
Per quanto riguarda le poche critiche colme di invidia e disfattismo, dico soltanto che in questa terra invece di aiutare e suggerire si va contro tutto e tutti per il solo gusto di essere diverso, controcorrente. Al festival di Cannes nessuno si lamenta mai dell’assenza dei cittadini di Cannes; stessa cosa a Venezia, a Roma, a Bologna, ecc. Un festival lo si organizza per coinvolgere un comprensorio intero, e non un paesino soltanto. Lo si fa per creare connessioni tra gente di diversi luoghi, per confrontarsi. Nessuno voleva la massa, i pienoni. Non era questo l’obiettivo del festival. Non c’erano tappeti rossi o passerelle, ma solo voglia di fruire culture, cercare di attirare l’attenzione su Riace ed esportare e pubblicizzare gli esempi positivi che da anni Riace porta avanti.
Io e tutto lo staff del festival siamo onorati di aver creato un evento diverso, che da un punto di vista diverso guarda la Locride e la Calabria con ottimismo e con fiducia, un festival che vuole contribuire allo sblocco e allo sviluppo delle menti, stuzzicando e suggerendo vie d’uscita.
Mimmo Lucano ce lo invidia tutto il mondo. E qui c’è ancora qualcuno che si impegna a deriderlo: di fronte a questi tentativi c’è solo miseria.
Alla prossima edizione!
Vincenzo Caricari
direttore artistico