A conclusione dei nove giorni in onore agli anargiri Cosma e Damiano il concerto del professore, alle ore 22 del 24 settembre, invece, l’appuntamento musicale con l’artista cauloniese
di Antonio Baldari
RIACE – E proprio in appendice alla festa saranno…“Luci a Riace”: per l’appuntamento annuale con i solenni festeggiamenti tributati ai santi Medici, Cosma e Damiano, ci sarà infatti il concerto di Roberto Vecchioni, volendo quindi per questo mutuare da un vecchio successo del “professore”, “Luci a San Siro” per l’appunto, la presentazione dell’appendice canora secondo il rito squisitamente civile.
Che ne deriva dal più nobile rito, quello religioso, che concerne i santi “anargiri” ossia coloro che agivano a favore dei sofferenti, recuperando loro uno stato di salute accettabile e quindi guarendoli, senza pretendere nulla in cambio, i santi Medici che, come ogni anno, richiamano una fiumana di pellegrini provenienti da ogni angolo della Calabria come del resto si sta già verificando da una settimana circa a questa parte nel contesto più ampio della novena in loro onore, guidata da don Giovanni Coniglio, rettore del santuario diocesano riacese.
Appuntamento a domenica 27 settembre, a partire dalle ore 22, accendendo, quindi, le luci su Vecchioni cantautore, paroliere, scrittore, poeta, attore e come detto insegnante 72enne di Carate Brianza, che riproporrà buona parte dei suoi indimenticabili successi, da “La leggenda di Olaf” a “Canzone per Laura”, “Stranamore” e la ascoltatissima “Samarcanda”, e poi ancora “Milady” e “Per amore mio” sino ad arrivare a “Chiamami ancora amore” che nel 2011 si affermò quale canzone vincitrice del festival di Sanremo; sempre in tema artistico-musicale, per quanto concerne la festa dei santi Cosma e Damiano a Riace, domani, 24 settembre, a partire dalle ore 22, spazio al concerto di Mimmo Cavallaro, artista ormai conosciutissimo per le sue melodie appartenenti alla migliore melodia calabrese, che come sempre saprà coinvolgere e trascinare il pubblico. Facendolo scatenare in canti e balli infiniti.