CAULONIA – Continuità con la precedente amministrazione per il semplice fatto di averne fatto parte, seppur differenziandosi nella misura in cui si cercherà di non commettere gli stessi errori. Il Riccio-pensiero si può compendiare così, stando a quanto dichiarato nell’esposizione delle linee programmatiche della nuova amministrazione, insediatasi lo scorso mese di maggio. E a scanso di equivoci il primo cittadino cita un esempio emblematico, riferendosi alla vicenda della discarica abusiva finita nel 2011 sotto la lente della magistratura inquirente e per la quale il suo predecessore Ammendolia è stato rinviato a giudizio. «Io, al posto dell’ex sindaco – ha detto Riccio – non mi sarei assunto quella responsabilità», alludendo alla scelta di liberare il centro cittadino durante l’emergenza rifiuti, stoccando provvisoriamente la spazzatura in un sito periferico. Inizia così, dunque, la seduta che ha formalizzato la nomina del giovane Lorenzo Commisso come capogruppo di maggioranza.
Dopo un lungo preambolo pieno di appelli alla coesione in nome dell’interesse supremo della collettività, Riccio si è detto preoccupato per gli ultimi atti di vandalismo che si sono registrati in un istituto scolastico cittadino, anche se non propende per il metodo repressivo per i responsabili dei danneggiamenti, prediligendo un approccio pedagogico che mira, dunque, alla loro rieducazione. Al netto del consueto quaderno di doglianza per la riduzione della finanza trasferita agli enti locali, iniziata un lustro fa e accentuatasi con la spending review del governo Monti, Riccio ha esordito con la volontà di completare i lavori iniziati e quelli in via d’appalto, iniziando col recupero degli alloggi nel centro storico da destinare a famiglie bisognose a canone sostenibile, che il 27 ottobre verrà appaltato alla Suap, per proseguire col centro di aggregazione di Focà, finanziato con i Pon sicurezza e gli alloggi popolari, sempre nella popolosa frazione. Quindi, ribadendo la volontà di snellire e riqualificare la macchina burocratica, proponendosi di rimpiazzare i dipendenti prossimi alla pensione con nuove e qualificate professionalità, il sindaco intende contenere i costi energetici, realizzando, nel contempo, un nuovo acquedotto a caduta che dovrebbe servire il centro e la marina. Due gli obiettivi principali: risolvere il problema dell’inquinamento idrico con l’arsenico e liberarsi dalla dipendenza dalla Sorical. Quindi, un programma teso al risparmio sui fitti passivi e la lotta all’evasione tributaria. Poi, il paese albergo da realizzare nell’ottica dei Pisl in via di concretizzazione e il completamento dell’iter che dovrebbe portare all’approvazione del Psc, per il quale, però, manca il regolamento edilizio urbano che garantisce, attraverso le norme attuative, la sua compiuta entrata in vigore. Paese dell’accoglienza, virtuoso, produttivo e d’arte. Le quattro direttrici nelle quali intende muoversi la nuova amministrazione sono queste, passando attraverso la diminuzione del contenzioso e la cura della zona marina posta al di là della ferrovia, che rischia durante le mareggiate del periodo invernale. E poi la creazione di un’associazione-fondazione che dovrebbe gestire il Kaulonia tarantella festival. Fin qui l’esposizione delle linee programamtiche, alla quale ha fatto seguito la richiesta – per la verità piuttosto irrituale – della minoranza che ha domandato e ottenuto dal presidente Lia la sospensione per alcuni minuti, durante i quali i consiglieri di opposizione Mercuri e Campisi (Tucci era assente) si sono consultati con i propri sostenitori prima di rispondere in Consiglio. Quindi, Mercuri, con l’eloquio delle occasioni migliori premette di approvare l’elenco delle opere enumerate «Purchè – ha detto – si realizzino» ma non l’incipit politico della relazione del sindaco «Visto che – ha spiegato Mercuri – sembra la continuazione pedissequa della precedente, mentre serve una svolta decisa e soprattutto vanno evitate certe figuracce recenti quando avete portato in aula atti copiati da altri comuni». Un caso, quest’ultimo che ha suscitato la resipiscenza dell’assessore Dimasi, mentre Campisi ha inteso ricordare l’apparente contraddizione tra la continuità di fatto con la precedente amministrazione e la mancanza dell’ex sindaco che la guidava». Riccio ha ricordato l’esito della consultazione elettorale, per la sua maggioranza vittoriosa, di maggio, e, stimolato dall’opposizione si è scagliato contro la disparità di trattamento sull’approvazione dei progetti relativi ai bandi per il Ktf: «Abbiamo presentato lo stesso progetto – ha detto – allo stesso funzionario. Qualcuno però mi dovrebbe spiegare – ha insistito – come mai con la giunta Loiero che ci mandò 110.000 euro e quella di Scopelliti che ci ha bocciato il progetto. Evidentemente conta l’appartenenza politica dell’esecutivo». L’assessore all’Ambiente Cavallo, quindi, su richiesta di chiarimenti da parte del consigliere Campisi (che ha puntato l’indice sul fallimento della raccolta differenziata in città) dicendo che «Il problema non è di come viene fatta a Caulonia con fondi peraltro insufficienti, ma riguarda il sistema regionale nel suo complesso che comporta grossi costi di carico e trasporti di vetro e cartone ma non ha una ricaduta economica positiva sui Comuni». In conclusione, sono state presentate le controdeduzioni dell’Ente ai rilievi mossi recentemente dalla Corte dei Conti.
GIANLUCA ALBANESE