di Giuseppe Caruso (Volo)
SIDERNO – Egr. Direttore, vedo che a Siderno ci stiamo inglesizzando e lo deduco dal fatto che il “patchwork è stato adottato dalla nostra Amministrazione”. Per chi non lo sapesse si tratta di un manufatto che consiste nell’unione, tramite cucitura, di diverse parti di tessuto, al fine di ottenere un oggetto con motivi geometrici o meno di quel tessuto. La tecnica è stata brillantemente adottata dai nostri ingegneri e appaltatori dei lavori pubblici che, con vero senso artistico, hanno riprogettato con motivi geometrici lo stato e l’aspetto del corso Garibaldi. Non voglio commentare il risultato dell’opera che fra l’altro si commenta da sola, siamo ancora in periodo buonista delle feste di Natale, ma premiare l’originalità delle scelte. Con poco si risolve molto. E così il corso Garibaldi da “tratturi” è per lo meno di nuovo ritornato strada. Sento dire che, terminati detti lavori si provvederà a riasfaltare tutta la via, in modo da renderla di nuovo interamente percorribile. Mi auguro che sia così, che questo preveda l’appalto e chi che deve vigilare sulla corretta esecuzione dello stesso, vigili e non si giri dall’altra parte preso da un improvviso torcicollo.
Nel frattempo non si possono non rilevare alcuni aspetti che, a mio avviso, andavano meglio programmati, come la mancata rimozione della striscia di asfalto che dovrebbe costituire la pista ciclabile e che così diventa un innesto ancora più brutto e privo di senso (ma si sa, la faccia va salvata e non si poteva rimuovere una faraonica opera compiuta pochi giorni fa), o la scelta temporale della esecuzione dei lavori. Nelle città “normali”, infatti, i lavori di importanti arterie vengono svolti di notte o comunque in periodi temporali in cui il traffico è limitato, in modo da rendere il meno disagevole possibile la circolazione e poter meglio provvedere all’esecuzione dell’opera. Nulla di tutto ciò avviene a Siderno, dove i lavori vengono eseguiti al di fuori del tempo programmato dalle segnalazioni poste con largo anticipo sul percorso e in ore di punta, creando disagio e confusione ai cittadini. Non credo che l’Amministrazione si possa disinteressare di queste scelte programmatiche e deve avere la forza di imporle all’appaltatore; o deve vigilare, se le ha imposte, al fine della loro corretta esecuzione. Dove sta la verità? Non sono state previste nel capitolato di appalto, o non si è effettuata la doverosa vigilanza?
E infine una breve annotazione sull’organizzazione del Natale sidernese. Encomiabile lo sforzo ma pochi i risultati. Non sarà che si è sbagliato qualcosa? E non mi si dica che si critica sempre: non è sufficiente fare ma occorre fare bene e se qualcosa non è fatta al meglio delle possibilità è compito dell’opposizione politica rilevarlo, anche al fine del benessere generale della Città.
Concludo augurando a tutti un Buon Anno nuovo, agli Amministratori, ai cittadini, alla buona politica che guarda con attenzione al nostro Movimento. Mi permetto a tal proposito di rubare una frase del Presidente di Volo, Emma Serafino: Sarà difficile, sperare in un anno migliore, se non saremo, realmente, noi a desiderare i veri cambiamenti. Buon Anno.
Sul caro biglietti per Natale interviene il PD
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