Le stampanti sono dispositivi presenti in tutte le imprese, apparecchiature indispensabili per produrre documenti aziendali in modo rapido ed efficiente.
Tuttavia, è importante gestire correttamente i consumabili, ossia i prodotti di consumo come toner e cartucce che vanno sostituiti periodicamente, una volta che hanno terminato il loro ciclo di vita.
Si tratta di rifiuti aziendali potenzialmente impattanti per l’ambiente e la salute, per questo motivo è necessario smaltirli in modo conforme alla legge ed evitare qualsiasi tipo di contaminazione o sanzione. La procedura da seguire richiede diversi passaggi, oltre a un’adeguata informazione dei dipendenti affinché siano consapevoli del corretto approccio da adottare.
Come smaltire correttamente toner e cartucce in azienda
I toner usati contengono al loro interno delle sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo, delle polveri molto fini essenziali per l’esecuzione dei processi di stampa che richiedono dei trattamenti di smaltimento dedicati.
La legge di riferimento stabilisce che al momento della sostituzione dei consumabili sia necessario raccogliere e stoccare in azienda i toner esausti, utilizzando appositi contenitori per la raccolta differenziata di questi rifiuti.
Questi contenitori, anche conosciuti come ecobox per cartucce e toner, impediscono la dispersione nell’ambiente delle polveri finissime dei consumabili, affinché possano essere conservati temporaneamente e conferiti alle ditte specializzate in sicurezza.
Come si può leggere anche nell’approfondimento del web magazine di Lyreco dedicato allo smaltimento dei toner nelle aziende, le realtà autorizzate procedono al ritiro e al trasporto dei box e al rilascio alle imprese del FIR, vale a dire il Formulario di Identificazione dei Rifiuti, un documento obbligatorio che contiene tutte le informazioni relative al rifiuto, al produttore, al trasportatore e al destinatario.
Con il ricevimento del FIR e il conferimento dei toner usati alla ditta autorizzata l’azienda assolve tutti gli obblighi di legge, assicurandosi che questi rifiuti speciali vengano avviati alla rigenerazione o allo smaltimento a norma.
Infine, avviene il trasporto dei toner esausti alla destinazione finale, ovvero un’azienda abilitata al trattamento di questa tipologia di rifiuti. Sia il trasportatore che il destinatario dei toner usati devono essere regolarmente iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Come vengono riciclati i toner delle stampanti
Il riciclo dei toner è un’operazione particolarmente complessa, ma indispensabile per recuperare tutte le materie prime che possono essere riutilizzate e minimizzare lo scarto che finisce nelle discariche o nei termovalorizzatori.
Il riciclaggio dei toner comincia da un processo di separazione, un procedimento che permette di isolare i materiali riciclabili da quelli che invece non possono essere riciclati. Si tratta in particolare di elementi in plastica e metallo (rame, alluminio, acciaio, ferro). I materiali riciclabili vengono quindi sottoposti ad altri procedimenti e recuperati, ad esempio utilizzandoli per la realizzazione di altri prodotti. Negli impianti, inoltre, le polveri dei toner residui sono aspirate per evitare la loro dispersione nell’ambiente, impiegando macchinari specifici per l’aspirazione di tali sostanze.
I materiali non riciclabili, invece, vengono usati per il recupero energetico, infatti attraverso la combustione in appositi impianti è possibile produrre energia dai rifiuti compatibili, oppure quando ciò non è possibile sono conferiti in discarica.
Tuttavia, alcuni prodotti possono essere rigenerati, infatti, in questo caso, si procede a verificare quali cartucce di toner esauste possono essere rigenerate, mentre se questa procedura non è possibile vengono avviati allo smaltimento e al recupero delle materie prime.