«Francamente, non si comprende come la Regione, in queste ore, possa intervenire sul tema della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, in quanto non svolge nessuna funzione operativa. La tanto discussa legge regionale di riordino che costituisce l’ATO unica, non è ancora operante e, quindi, non produce alcun effetto». Lo afferma il consigliere metropolitano delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda, che, in una nota stampa, aggiunge: «Attualmente, i Comuni e la Città Metropolitana continuano a garantire, fra mille difficoltà, un servizio sul quale la Regione ha previsto un riordino attraverso la costituzione di una “multi-utility” i cui effetti si dovranno vedere in futuro. La Città Metropolitana ha portato avanti, in questi anni, un’attività di programmazione per superare anche la cronica carenza di impianti pubblici. Contemporaneamente, gli enti locali, con assoluto senso di responsabilità e massimo rispetto per le comunità, stanno continuando a farsi carico del problema. Non era scontato, ma siamo riusciti ad assicurare l’operatività degli impianti in un periodo complesso e delicato come quello estivo appena trascorso».
«Non si dica, dunque – ha proseguito Fuda – che la questione rifiuti sia stata risolta nelle altre zone della Calabria. L’evidenza è diversa e sta sotto gli occhi di tutti. Sono i fatti a parlare, purtroppo, così come l’ostinazione di decine di amministratori, impegnati in prima linea a garantire decoro e sicurezza alle città ed ai cittadini. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, anche grazie all’avvio dell’impianto di Melicuccà come centro di stoccaggio, obiettivo prefissato nelle linee di mandato elettorale, prova a sopperire alle lentezze della macchina regionale e, al tempo stesso, riesce ad assicurare cospicui risparmi economici e un’uscita sicura degli scarti di lavorazione prodotti dagli impianti. Già in passato, avevamo evidenziato l’immane dispendio di risorse dovuto al trasferimento fuori regione dei rifiuti lavorati. Per dare una misura, il mancato trasferimento degli scarti fuori dai confini calabresi ci fa risparmiare circa 40.000 euro al giorno, un vantaggio diretto e immediato per i Comuni e, quindi, per tutti i cittadini».
«Come Ente – ha concluso il consigliere metropolitano – paghiamo le conseguenze delle mancanze e dei ritardi di chi ha preferito accentrare i servizi piuttosto che riconoscere e premiare gli sforzi di programmazione di quanti si sono trovati a governare disservizi ultradecennali. Dunque, è bene ribadire che, sui rifiuti, sono ancora operativi gli ATO e la Città Metropolitana. Per cui, la Regione non sta svolgendo nessuna funzione operativa».