DAL MOVIMENTO POLITICO SIDERNO LIBERA-PROGRESSISTI PER L’UNITA’ RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA APERTA AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI SIDERNO LUCA ROTONDI
Egregio Commissario, con la presente, il movimento “SIDERNO LIBERA”, in qualità di portatore di interessi collettivi che fanno capo alla cittadinanza tutta, ritiene opportuno manifestare, tra le tante problematiche che affliggono il nostro Comune, un aspetto di vitale importanza per la comunità sidernese, quello relativo al servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. In questi ultimi giorni si è potuto notare una maggiore pulizia nelle strade, ma ciò non toglie che rimangono irrisolte talune questioni di fondo. Ed allora ci si chiede: può un paese ritenersi civile quando convive per mesi con la spazzatura sparsa tra i marciapiedi, invadente le strade, quasi ad ostacolare la circolazione dei pedoni e delle vetture, con tutte le conseguenze negative di carattere igienico sanitario? Può un paese considerarsi civile allorquando l’olezzo dell’immondizia penetra le nostre case, i nostri uffici, gli esercizi commerciali, i luoghi di incontro dei bambini? Può un paese considerarsi civile quando il servizio di raccolta, che di differenziato ha ben poco, si avvale di cassonetti e contenitori stradali spesso sporchi e rotti, senza che venga effettuata alcuna opera di lavaggio o di disinfestazione? Eppure il capitolato speciale d’appalto obbliga la ditta appaltatrice non solo ad una pulizia costante del territorio, ma anche (differenziata) ad un’efficace realizzazione di iniziative promosse e finalizzate all’accrescimento ed allo sviluppo della sensibilità in materia ambientale. Forse si pretende un po’ troppo o forse le pagine e pagine di disposizioni e norme siglate dalle parti o redatte dall’Ente costituiscono, né più né meno, che una semplice ed illusoria costituzione formale di parole mai realizzate. E’ un paese civile quello in cui uno sciopero da parte dei dipendenti della ditta appaltatrice finisce con l’intrappolare un’intera comunità tra i rifiuti, senza che venga garantita, in ogni caso, l’erogazione di un servizio pubblico essenziale come quello della raccolta dei rifiuti, in spregio alla legge n° 146 del 1990 ed ancor più in difetto di adempimento del capitolato speciale di appalto? Risulta dal capitolato, dottor Rotondi, che i disservizi derivanti dall’astensione dal lavoro dei dipendenti della ditta appaltatrice, per cause imputabili alla ditta stessa, come la mancata corresponsione delle retribuzioni, non siano considerabili cause di forza maggiore e, pertanto, andrebbero sanzionati con delle penalità. Sono state applicate? Risulta, tra l’altro che il Comune di Siderno avrebbe potuto procedere d’ufficio, in caso di violazione degli obblighi contrattuali della ditta, ed eseguire gli interventi necessari per il regolare andamento dei servizi, con addebito integrale delle spese alla ditta appaltatrice, maggiorate del 15% per oneri di amministrazione. E ciò non per mero accanimento oppositivo, ma perché gli introiti di un Ente, efficiente e progredito, derivano anche da queste situazioni e non solo attraverso la richiesta di pagamento di tasse ai cittadini, magari sempre più elevate, in totale assenza di prestazione di un servizio. Tanto più che il problema dei lavoratori della ditta appaltatrice non è da considerarsi meno importante di quello della cittadinanza che ha diritto ad un ambiente pulito. Non è serio fare affidamento su una ditta che non paga per mesi i propri dipendenti, nonostante i problemi economici che la inseguono. Riappare, se non lo è già, l’ombra di una guerra tra poveri, tra cittadini i cui interessi dovrebbero essere convergenti ed invece, come nel più grave caso dell’Ilva di Taranto, diventano, al contrario, sempre più distanti. Il diritto alla salute pubblica ed il diritto ad essere ricompensati del proprio lavoro. Ed allora, dottor Rotondi, seppur consapevoli che tante disfunzioni nel servizio di raccolta dei rifiuti non sono dipendenti da sue iniziative od omissioni, ma che, anzi, molto spesso trovano la loro fonte in iniziative politiche ed amministrative di basso profilo, intendiamo, allo stesso tempo, ricevere dei chiarimenti in merito alla vicenda in questione, confortandola del fatto che la forza di “Siderno Libera” e di tanti cittadini sidernesi non nasce tanto dalla volontà di critica, quanto dalla speranza di poter vivere in un paese civile. Un paese condizionato non più dall’indifferenza di alcuni che fingono di non vedere, come in questo caso, ma dalle azioni di tanti mirate alla giustizia ed al benessere sociale.
Con Ossequi
Movimento Siderno Libera-Progressisti per l’Unità