R. & P.
Roma 16 giugno 2016 – È stata sottoscritta il 16 giugno a Roma presso la sede nazionale di Federsanità Anci, la Convenzione tra Federsanità Anci, rappresentata dal Direttore Generale Enzo Chilelli, e l’Assessorato Politiche Sociali della Regione Calabria, rappresentato dall’assessore Federica Roccisano e dal direttore generale Antonio Nicola De Marco. La convenzione è finalizzata all’attivazione di un Programma di accompagnamento alla costruzione degli ambiti territoriali sociali e ai processi di programmazione integrata in vista dell’imminente riforma del settore e all’applicazione della legge regionale n^ 23 del 2003 “Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria” (in attuazione della legge n. 328/2000) .
“Siamo arrivati alla vigilia del trasferimento delle competenze dalla Regione ai Comuni – dichiara l’Assessore al Welfare della Regione Calabria Federica Roccisano – e alla realizzazione del percorso di sussidiarietà delle politiche sociali verso i territori. Questo comporterà un’ opera di programmazione e di organizzazione di grande impegno e vigore. Pertanto la complessità dei processi delineati implica un’azione permanente di regia unitaria capace di mettere in campo più azioni contestuali in modo da affrontare aspetti diversi secondo uno stesso approccio e una stessa logica generale, nonché un alto grado di apertura e di partecipazione alla costruzione del sistema che, altrimenti, non troverebbe sufficiente spinta a livello locale. Per questo motivo sin da ottobre abbiamo istituzionalizzato il tavolo del sociale con la partecipazione fattiva e concreta di tutto il mondo del terzo settore e dei portatori di interessi, tra cui ANCI e parti sindacali. La convenzione sottoscritta oggi e la successiva attivazione del percorso di accompagnamento agevolerà il processo limitando l’aggravio di lavoro a carico dei Comuni capofila andando a migliorare e accrescere le competenze del personale degli uffici di piano”.
La delibera della Giunta della Regione Calabria n° 32 del 9 febbraio 2016 aveva individuato esplicitamente nel programma di accompagnamento dei Comuni capofila uno dei fattori di innesco dei processi innovativi sia a livello regionale che locale. Conseguentemente a quanto sopra delineato il programma di accompagnamento si propone di elevare le capacità di condivisione, di programmazione e di associazione dei Comuni aumentandone il livello di interazione con i competenti livelli regionali. A questo scopo il percorso, senza tralasciare il continuo scambio con il livello regionale si fonderà prioritariamente sul supporto al gruppo dei tecnici dei Comuni capofila nel corso delle loro interazioni con il nucleo tecnico regionale.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Enzo Chilelli Direttore Generale di Federsanità ANCI – è dare un contributo per rispondere in maniera più adeguata ed efficace ai bisogni dei cittadini, mettendo in sinergia le risorse esistenti ed integrando i servizi evitando sovrapposizioni di competenze. Si tratta di una vera svolta nell’organizzazione dei servizi sociali che impone cambiamenti significativi nella loro gestione. In questo modo si riafferma con forza che i Comuni sono i titolari dei servizi sociali e, pertanto, chiamati ad una pianificazione e programmazione in forma associata e in relazione con altri soggetti del territorio, sia pubblici che privati, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Il prossimo 24 giugno, insieme al Presidente Mario Oliverio ci sarà un incontro con i Comuni capofila per illustrare loro i contenuti e i termini dell’accompagnamento da parte di Federsanità ANCI, le modalità e la tempistica del trasferimento delle competenze che prevederà un affiancamento intenso anche da parte del dipartimento regionale con lo scopo di evitare complicazioni nel l’erogazione dei servizi o aggravi a carico dei comuni o degli utenti.
“La riforma che stiamo portando a termine – ha concluso l’Assessore Roccisano – non intende, infatti, comportare difficoltà alcuna per nessuno degli attori ad essa connessa. Al contrario ha lo scopo di garantire una migliore programmazione delle politiche sociali più vicina ai territori e più rispondente alle esigenze degli utenti finali: i minori, gli anziani, i disabili e chi con e per loro lavora.”
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