RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
L’incresciosa vicenda giudiziaria, denominata rimborsopoli, che ha colpito la Giunta Regionale calabrese non può esimerci dal fare alcune riflessioni. E’ da premettere che, nel novembre scorso, i calabresi si sono recati alle urne dando piena fiducia al Presidente Oliverio e sperando in una serie di interventi del nuovo governo regionale in settori nevralgici in passato abbandonati come la Sanità, i Trasporti, il Lavoro… Settori che, a tutt’oggi, necessitano di interventi urgenti e costanti.
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Alla luce di quanto emerso è evidente una necessaria svolta nei modi di far politica. Una svolta vera e sincera che ponga, in primis, la questione morale al centro dell’agenda politica dei partiti, non delegando alla magistratura ciò che un partito ha il dovere di fare. Ce lo chiedono i cittadini, nostri interlocutori principali.
Diceva Berlinguer in un’intervista, ancora oggi attuale, rilasciata a Eugenio Scalfari per il giornale La Repubblica nel lontano 1981: “I partiti non fanno più politica, i partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia”. E ancora diceva: “Gli altri partiti possono provare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia, la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi…”.
Solo procedendo in tale direzione, nell’affrontare urgentemente e consapevolmente la questione morale, in Calabria, come nel resto d’Italia, si potrà successivamente sperare nella nascita di una nuova classe dirigente dedita alla politica per passione, per spirito di servizio, per il perseguimento del bene comune e per il ritorno all’impegno politico e alle urne di molti cittadini, soprattutto giovani, che nelle passate competizioni elettorali hanno scelto di non votare.