DAL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA DI ANTONIMINA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
In merito alla notizia apparsa sulla stampa il 4 aprile u.s., relativa alla designazione del proprio rappresentante in seno al C.d.A. delle Terme da parte del Sindaco del Comune di Antonimina, è doveroso precisare per amore della verità, che detto provvedimento da parte del primo cittadino si è reso necessario, non a causa della sentenza del Tar di Reggio Calabria che avrebbe – a suo dire – creato una condizione di “insussistenza tecnica” e avrebbe riconosciuto al Sindaco il potere di revoca dei componenti del C.d.A., ma perchè il 25 gennaio u.s. il mandato dei tre rappresentanti del C.d.A. delle Terme è giunto a scadenza naturale, come peraltro affermato nella delibera di designazione del Commissario Prefettizio di Locri.
Come sa benissimo il Sindaco di Antonimina, il Tar, con una sentenza che continuiamo a definire strana, si è soffermato solo su una questione preliminare non entrando nel merito della vicenda; nessun potere di revoca, pertanto, è stato riconosciuto al Sindaco stesso che continua ad interpretare a proprio piacimento la suddetta pronuncia giudiziaria.
D’altro canto anche il sindaco di Antonimina si è dimostrato contraddittorio e confuso sul punto; ed infatti:
•l’11 giugno 2012 revoca di propria iniziativa i due componenti del C.d.A.;
•il 27giugno emette un decreto in cui sostiene che la procedura di nomina adottata dal suo predecessore era illegittima.
•il 18 ottobre 2012 emette un decreto di nomina di due nuovi componenti nelle persone di Rulli Carmelo e Pelle Cosimo Paolo (di entrambi non si ha nessuna notizia) senza mai chiedere la convocazione dell’Assemblea consortile, in quanto a suo dire anche il potere di nomina, come quello di revoca spetta al Sindaco;
•il 2 aprile 2013 designa il proprio rappresentante all’Assemblea consortile, la quale nei prossimi giorni dovrà eleggere il C.d.A.
Il Sindaco Condelli, quindi, con quest’ultimo provvedimento di designazione sta percorrendo l’iter previsto dallo Statuto Termale con l’unica differenza che si è dimenticato di dirci che fine hanno fatto i nominati Rulli Carmelo e Pelle Cosimo, visto che: a) nessuna revoca è stata emessa nei loro confronti; b) non erano stati nominati “a tempo”.
Non corrisponde, altresì, al vero che gli eventuali ritardi gestionali siano da attribuire alla vicenda giudiziaria sopra richiamata, rilevando, invece, come lo stesso iteri di nomina dei nuovi amministratori sia avvenuta oltre il termine di sessanta giorni previsti dallo Statuto. Perché, ci chiediamo, detto termine non è stato rispettato?
Infine, non si capisce in base a quale disposizione normativa il Sindaco di Antonimina dica che il Consiglio di Amministrazione da eleggere sia “provvisorio”. Forse il Consiglio di Amministrazione da eleggere non avrà pieni poteri ?
Si ritiene che la modifica dello statuto è un problema da affrontare con serietà e professionalità, dopo ampia discussione e partecipazione, da parte dei due consigli comunali di Locri e Antonimina, rifuggendo da sterili scorciatoie. A tal proposito si rammenta che il Prefetto di Reggio Calabria ha respinto la proposta di commissariamento ai fini della modifica dello statuto termale. L’attuale statuto, per rispondere al Sindaco, contempla già la possibilità di una gestione manageriale che in quest’ultimi anni, dati alla mano, è stata concretamente avviata. Se realmente vogliamo rendere produttive le Terme, secondo noi, è necessario che le stesse siano competitive ed attrattive, e per esserlo bisogna imparare a co-pianificare e co-progettare, con tutti gli attori presenti sul territorio pubblico e privato insieme. Aspettando Godot.
Antonimina, 07 aprile 2013
Gruppo “Scriviamo Insieme Nuove Pagine”