di Gianluca Albanese
SIDERNO – Sono tempi duri per i commercianti al dettaglio che, a oggi, non hanno certezze sui tempi di riapertura, specie in settori come quelli dell’abbigliamento, delle calzature e della ricettività turistica che costituiscono la spina dorsale del tessuto economico di Siderno, città con la più alta vocazione imprenditoriale di tutto il comprensorio.
Lo sa bene Antonella Verteramo, titolare de “L’Ottagono” e presidente dell’Associazione Imprenditori Sidernesi “Insieme con il cuore”, da anni in prima linea per ridare slancio alle attività commerciali del centro più popoloso della Locride e in varie iniziative in cui la moda e la creatività sono state coniugate alla solidarietà verso i più bisognosi.
Oggi, l’imprenditrice sidernese si fa portavoce di un’esigenza condivisa da moltissimi commercianti, di Siderno e non solo. “Il nostro settore – esordisce Verteramo – è uno dei più colpiti dal “lockdown” dovuto all’emergenza CoVid-19. Siamo chiusi da oltre un mese e non sappiamo quando potremo riaprire. Sappiamo solo che i nostri magazzini sono chiusi e pieni di merce ancora da spacchettare e, sebbene il Governo nazionale sia intervenuto con alcune misure tese ad alleggerire la grave perdita di introiti durante la chiusura, dobbiamo pensare a quello che dovremo affrontare alla riapertura. Ecco perché mi voglio rivolgere ai consiglieri regionali della nostra zona, Giacomo Crinò e Raffaele Sainato, affinché possano sposare la nostra proposta di posticipare i saldi della merce estiva ai primi giorni di settembre, proprio per permetterci di realizzare quei margini necessari al mantenimento della nostra attività e degli attuali livelli occupazionali che un inizio dei saldi ai primi di luglio non renderebbe minimamente possibile: non possiamo – chiarisce la titolare de “L’Ottagono” – svendere merce appena arrivata e realizzare margini minimi”.
Fin qui la proposta rivolta ai consiglieri regionali della Locride.
Ma c’è dell’altro. Antonella Verteramo, infatti, vuole farsi interprete dei disagi a cui andranno incontro i titolari di bar e ristoranti che, in costanza della necessità del distanziamento sociale richiesta dall’attuale emergenza CoVid-19, dovranno drasticamente ridurre posti a sedere e coperti, con conseguente riduzione degli incassi che potrebbe, in maniera pressoché certa, impedire la copertura dei costi di locazione degli immobili che ospitano le loro attività.
“Occorre che i proprietari degli immobili possano venire incontro alle attività – spiega Verteramo – riducendo i canoni di affitto per tutta la durata dell’emergenza corona virus, altrimenti si rischia la chiusura di tantissime attività in un tessuto economico già di per sé fragile”.