di Gianluca Albanese
SIDERNO – E’ stato immediato il riscontro alla proposta della presidente dell’associazione degli imprenditori sidernesi Antonella Verteramo, che attraverso Lente Locale ha lanciato un appello ai consiglieri regionali della Locride per sensibilizzarli sulla necessità di rinviare i saldi al mese di settembre al fine di contenere gli effetti negativi del lockdown di quasi tutte le attività commerciali dovuto all’emergenza CoVid-19.
Il consigliere regionale Giacomo Crinò della Casa della Libertà (nella foto) ha inviato alla nostra redazione la seguente nota stampa che proponiamo alla vostra lettura integrale: “Ringrazio – esordisce Crinò – la presidente dell’Associazione Imprenditori Sidernesi “Insieme con il cuore”, l’imprenditrice Antonella Verteramo, per le questioni poste. Plaudo al suo impegno instancabile teso a dare sempre più slancio alle attività imprenditoriali del centro della Locride. Mai come in questo momento il suo appello fa emergere la sofferenza di settori vitali per il territorio e la responsabilità maggiore che le Istituzioni devono assumersi per prevenire il crollo assoluto di attività essenziali. Sono cosciente che il sistema produttivo calabrese, insieme ad artigiani e commercianti, è quello più fortemente provato dalla crisi. Il proseguire degli effetti della crisi da Coronavirus a lungo andare potrebbero rivelarsi davvero disastrosi. In quest’ottica, quindi, ritengo opportuna la proposta della rappresentante degli imprenditori di Siderno. Trattasi di misure da prendere assolutamente in considerazione per sostenere l’economia dei nostri territori. E partiamo dalla prima. Sulla ipotesi posticipo della data di avvio dei saldi appare ragionevole seguire la posizione delle altre realtà regionali in ossequio all’obbligo pattuito in forma unitaria e a livello nazionale con il documento n. 16/85/CR07/C11 del 7 luglio 2016 con il quale, le Regioni e le Province Autonome, oltre a specificare le date di inizio delle vendite di fine stagione, mirano a tutelare la concorrenza e a schivare opzioni differenti per ambiti amministrativi e territoriali, che, specie nelle zone di confine, potrebbero risultare nuocenti per le attività commerciali e per i consumatori. Quindi, nonostante i larghi margini di discrezionalità lasciati agli enti locali, restano comunque molti punti base in comune a tutto il territorio nazionale. Sull’argomento, avendo subito sondato gli umori delle federazioni di categoria, si sta creando un certo movimento, come quello di Federmoda Confcommercio. Abbiamo notato una certa predisposizione alla modifica del calendario fashion. Certo, non farò mancare il mio sostegno a tale iniziativa e promuoverò la proposta della presidente dell’associazione imprenditoriale sidernese. Sull’ultima considerazione della imprenditrice Antonella Verteramo, cioè quella riguardante la possibilità della riduzione dei canoni di locazione degli immobili adibiti ad attività commerciali, oltre che appellarmi al buon senso dei proprietari, ritengo che dalle Istituzioni possano giungere degli aiuti indiretti, come quelli previsti ad esempio dal Decreto Cura Italia, che all’art. 65 stabilisce una agevolazione (il cosiddetto bonus affitti per negozi e botteghe) in favore dei lavoratori autonomi (negozianti, commercianti, artigiani, ecc.) costretti a chiudere le attività per rispettare le misure restrittive volte a limitare il contagio da Covid-19. Un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione versato o da versare. Sono convinto che dovremo attendere nuovi provvedimenti in merito. Comunque – conclude la nota di Crinò – ribadisco anche come le misure messe in piedi dalla Regione possano venire incontro alle esigenze di liquidità (vedasi misura Riparti Calabria)”.
Fin qui Giacomo Crinò.
Antonella Verteramo ha altresì comunicato di aver sentito telefonicamente il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Raffaele Sainato, il quale si è detto disponibile ad approfondire le questioni segnalate e tutte le possibili forme di aiuto ai commercianti per poter ripartire al meglio e senza conseguenze negative.