R. & P.
Mi dispiace, papà…mi dispiace…ce l’ ho messa davvero tutta per organizzare questa serata, per portare finalmente alla luce “Ernestoteles”, c’ ho messo entusiasmo e passione perchè riuscisse tutto alla perfezione. Ho sacrificato un po’ di riposo dopo un anno di lavoro,ma , giuro, non ne ho sentito il peso perchè ho fatto tutto per te e tutto quello che riesco a fare per te, che mi porti un tuo ricordo risulta avere il peso di una piuma, perchè con te vicino divento inarrestabile e anche le montagne più alte diventano dolci colline.
Avevo scelto un luogo magico per ricordarti, una location d’ eccezione e ricca di storia millenaria.
Per te che meriti il tributo più alto che tanti amici stasera ti avrebbero riservato… Purtroppo peró non so fare l’ attore, altrimenti in quel teatro stasera ci sarei stato io a ricordarti… Mi spiace, papà… mi spiace perchè so quanto tenessi a presentare quel libro che tu stesso avevi dato alle stampe e che il destino infame ti ha negato di rendere pubblico… Non sono un attore, non sono un teatrante famoso e non saprei nemmeno stare su un palco a recitare ne “ Le Troiane” che il “maltempo” ha voluto sostituire a te stasera. Non demordo, Ernè, come te… Sono tuo figlio e, cascasse il mondo, riusciró in ogni modo a onorare la tua memoria, con un tuo libro, una tua/mia poesia, una parola e anche con una virgola, perchè accanto al tuo nome non ci metteró mai un punto, se non esclamativo!
Sei poesia che continua e durerà nel tempo.
ORGOGLIOSAMENTE
tuo figlio Armando
Locri, 25 Agosto 2018