(fotogallery e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
SIDERNO – Lavoro, sviluppo, legalità ma soprattutto rilancio del Mezzogiorno, per porre fine alle emergenze regionali.
In altre parole, “ripartire dal Sud” è stato il messaggio lanciato unanimemente dai tre segretari generali Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri che ieri nel tardo pomeriggio, hanno incontrato prima i sindaci della Locride nella sala consiliare del Comune cittadino per poi fare tappa in una gremita Piazza Portosalvo per il dibattito in programma, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle principali tematiche in agenda.
Nella sala consiliare del Comune di Siderno, i primi cittadini del comprensorio hanno sottoposto ai tre leader nazionali dei sindacati, una sorta di piattaforma programmatica, relativa questa particolare fase storica sconvolta dalla diffusione della pandemia, con inevitabili gravi conseguenze sul mercato del lavoro, fermo già da decenni.
«In questi anni i sindaci – ha premesso Caterina Belcastro, presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride – hanno condotto in prima linea diverse battaglie, rivendicando il diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione, alla mobilità, allo sviluppo per questo territorio, diritti puntualmente negati, denunciando altresì le carenze strutturali della sanità territoriale e dell’ospedale di Locri e insistendo sulla necessità di migliorare l’accessibilità di quest’area a partire dalla SS106 e dalla ferrovia ionica, dall’ammodernamento della Strada di Grande Comunicazione Jonio Tirreno e dalla realizzazione dell’attraversamento Bovalino – Bagnara. Solo qualche piccolo e timido passo – ha aggiunto Belcastro – è stato fatto, ma moltissimo resta da fare, per questo continueremo a portare avanti le nostre battaglie, a lavorare e rappresentare lo Stato per costruire in questa nostra terra spazi di libertà, dove tutti, specie i giovani costretti ad andare altrove, possano costruire percorsi realizzativi della propria esistenza. Chiediamo anche alle organizzazioni sindacali di farsi promotori di un dibattito che possa portare ad un intervento governativo, risolutivo sul tema del lavoro all’interno dei Comuni, con un definitivo superamento del precariato storico e recente, senza pesare con tale processo, sui Comuni che devono mantenere inalterata la propria capacità assunzionale al fine di non inficiare l’avvio di processi di ricambio all’interno della Pubblica Amministrazione mediante concorsi pubblici. La Zes può rappresentare un motore di ripresa economica, volano di sviluppo, i cui effetti occupazionali e socioeconomici potrebbero riguardare anche quest’area. Chiediamo e rivendichiamo – ha concluso – attenzione per questo territorio e il lavoro diventa uno strumento determinante per liberare le nostre comunità da vessazioni e soprusi che nel tempo, hanno subito e che non hanno più intenzione di subire».
PIERPAOLO BOMBARDIERI
«Siamo pronti – ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri – a fare un percorso di cambiamento. Il nostro Mezzogiorno grida vendetta per le condizioni della sanità, della scuola e dello sviluppo. Deve esserci un obiettivo comune, che è quello della dignità del lavoro. C’è bisogno di una scelta di fondo, superando la logica delle divisioni. Anche sull’utilizzo delle risorse attraverso il Pnrr, si attuerà una vera e propria competizione, per cui questa terra, con l’idea di fare squadra e del lavorare insieme, può cambiare il resto finale».
LUIGI SBARRA
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo, ha illustrato alcuni dati allarmanti derivanti dall’attuale emergenza sanitaria da Covid-19: la perdita di 1milione di posti di lavoro, la caduta dell’11% delle ore lavorative che ha letteralmente “bruciato” 40miliardi di massa salariale «E’ da qui che bisogna ripartire – ha espresso il leader della Cisl – l’economia sta determinando piccoli segnali di ripresa che va sostenuta e consolidata e ritengo che oggi le condizioni ci siano per far si che ci sia la ripartenza e la ricostruzione del Paese. Fondamentali – ha proseguito – sono le risorse del Next Generation. Ripartire da crescita, sviluppo, lavoro nel Mezzogiorno, significa sostenere il Paese a reggere la sfida della competizione in Europa e nella dimensione internazionale. Ripartire dal Sud, dalla Calabria e dalla Locride, significa rompere con le situazioni ataviche. Ci sono le condizioni per concentrare risorse e investimenti sulle infrastrutture, viarie, ferroviarie, portuali e aeroportuali e sulla messa in sicurezza del nostro territorio. Bisogna impegnare il Governo a sbloccare le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, nella scuola, nella sanità, cominciando a stabilizzare il precariato storico, con una guerra ad ogni forma di criminalità e malaffare. Se arriva l’impresa, riparte il lavoro. Questo è il momento della responsabilità e di un grande patto sociale. Dobbiamo tornare alla stagione della politica di concertazione per il bene del paese, del Mezzogiorno e della Calabria. Il Governo deve creare le condizioni per aprire una nuova fase».
MAURIZIO LANDINI
A detta del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è il momento di evitare di ricascare su gli errori del passato, avendo la consapevolezza di effettuare un cambiamento sulle politiche del territorio «Abbiamo bisogno – ha dichiarato – di aumentare la spesa per la sanità in Calabria e nel nostro Paese, sono stati tagliati 38miliardi di euro in Italia su questo versante. Per intervenire con forza sullo stato sociale, oltre le risorse europee, è fondamentale una riforma fiscale, degna di questo nome. Il lavoro lo crei – ha concluso – facendo investimenti».
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