R & P
Le risorse del PNRR dovranno rappresentare quel volano di sviluppo, soprattutto per le Regioni del Sud, necessarie a colmare quel “gap” storico ( infrastrutturale soprattutto) che da decenni separa Nord e Sud. L’Italia non può crescere senza un forte impulso che parta dalle Regioni Meridionali, puntando in particolare su una forte politica di inclusione, che miri a creare una effettiva coesione territoriale, perché il benessere dell’Italia è connesso allo sviluppo economico del Mezzogiorno. Fin ora abbiamo assistito al fallimento di qualsiasi politica per il Sud, con il consequenziale “dislivello” che si è venuto a creare con un Paese che cresce a due velocità. E’ necessario un cambio di passo nel modo di utilizzare i fondi, perché se è vero che le risorse ci sono è altrettanto vero che spesso queste risorse a causa della mancanza di un serio piano di progettazione vengono restituite, dato evidenziato dal fatto che tra il 2008 ed il 2018 la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno si è infatti più che dimezzata ed il Sud ha dimostrato nel corso dei decenni la propria incapacità di accesso ai fondi pubblici europei e regionali per mancanza di idee e progetti in linea con i parametri europei e nazionali. La percezione della spesa dei fondi europei sul nostro territorio è molto bassa così come l’efficacia della spesa delle risorse europee sul territorio è molto scarsa, creando nei cittadini anche un senso di delusione. Nei prossimi 7 anni, le sette Regioni Italiane classificate secondo i criteri europei come meno sviluppate ( Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), avranno a disposizione circa 210 miliardi di euro di risorse pubbliche. Bisogna credere in questa ripresa, credere ed investire sui nostri giovani che hanno deciso di rimanere in questa terra di Calabria. Al Presidente Occhiuto , al quale porgo i più sinceri auguri di buon lavoro, chiedo più attenzione per la Calabria ed in particolare per la fascia jonica reggina e per il comprensorio della Locride da troppo tempo abbandonato ed isolato da una politica sorda e lontana che non riesce più a dare delle risposte. Sono tante le criticità che attanagliano questo territorio: Dalla sanità ( vedi la questione Ospedale di Locri mai risolta), alle Infrastrutture ( strade da terzo mondo, linea ferroviaria antica ed obsoleta, mancanza di collegamenti con gli aeroporti) , alla disoccupazione sopratutto quella giovanile che vede ogni anno emigrare i nostri ragazzi all’estero in cerca di quelle risposte che qui’ ahimè non sono riusciti ad avere. Sarebbe opportuno istituire una cabina di regia sull’utilizzo di questi fondi composta da amministratori, cittadini, associazioni e imprenditoria che conoscono le diverse problematiche delle varie realtà territoriali ,che si confrontano sul da farsi, facendo tesoro degli errori del passato , promuovendo e stimolando altresì la cooperazione fra i diversi territori. Serve una visione comune che metta al centro il benessere collettivo, in questo caso di un unico grande comprensorio chiamato Locride. Spero di cuore che con l’ausilio di queste risorse unite ad un serio piano di ripresa e di sviluppo la Calabria e la Locride riescano ad emergere dalle loro criticità e far vedere veramente al mondo intero le nostre bellezze e le nostre peculiarità.
Roberto Ieraci Presidente Associazione Culturale “Nuovi Orizzonti per il Sud”