“Remoto immanente” non è da intendersi come il passato che ritorna per dar prova dei suoi fasti o di un primato, viceversa come un tempo assoluto dove si annullano gerarchie e spiegazioni e quello che emerge è una entità pura. Questo il filo conduttore che attraversa le opere di Marò D’Agostino, Enrico Meo e Maria Teresa Oliva, tre artisti di origine o residenza calabrese, differenti per formazione, percorsi e linguaggi ma sorprendentemente vicini nella mostra dal titolo “Remoto immanente – Dialoghi in arte al Castello”, organizzata dalla Pro Loco “Roccella Sviluppo”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, e curata da Roberta Filardi, che sarà inaugurata domenica 12 agosto alle 19.00 nelle sale del Palazzo Carafa.
Un bel dialogo tra installazione e fotografia, pittura e scultura e tra singolarità artistiche contemporanee che si connettono, a conferma che l’arte non è mai copia della realtà ma percorso verso una comprensione sempre più profonda ed estesa.
Le loro stesse vite di artisti rimodellano senza sosta le forme delle rispettive esperienze col costante rinnovamento dell’estetica in nessun caso assoggettata a parametri di opportunismo e consumo.
La poliedrica e trasversale Marò esprime un universo creativo originale, nutrito di una profonda sensibilità e cultura; una produzione poetica, la sua, defilata dalle mode e proiettata verso ricerche sperimentali. La scultrice Maria Teresa Oliva ha maturato nel tempo una profonda cultura figurativa aggiornata ai repertori del contemporaneo e arricchita da una naturale attitudine nel lavorare i materiali più disparati. Le opere di Enrico Meo spaziano in vasti repertori figurativi rivelatori di una poetica tesa alla speculazione e alla ricerca mistica sui temi esistenziali dell’uomo, rivelati attraverso forme archetipe e composizioni di sapore surrealista.
Nella magnifica cornice paesaggistica di cui godono i saloni espositivi, il pubblico potrà visitare la mostra dal 12 al 30 agosto e, con preavviso, incontrare gli artisti nei giorni di apertura dalle 18.00 alle 22.00. Il vernissage si aprirà con una breve conferenza di presentazione nella ex chiesa Matrice annessa al Palazzo. Interverranno il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, l’archeologa Marilisa Morrone e la curatrice della mostra Roberta Filardi.