R. & P.
“L’8 marzo molti saranno gli eventi dedicati alla violenza di genere, è importante non dimenticare mai ma è altrettanto importante dare strumenti a donne e uomini per poter contrastare un fenomeno che ha radici profondissime e non si esprime solo attraverso la violenza fisica. Per questo motivo vogliamo affacciarci alla settima legata alla giornata internazionale dei diritti della donna partendo da elementi positivi, dai diritti appunto, acquisiti e da conquistare e dall’elemento principe del cambiamento. La cultura” Così Raffaella Rinaldis introduce l’evento che apre la settimana a tema e che viene ripresa da Mario Alberti “ la narrativa è ribellione, quando scrivo racconto storie dalle quali traspare la voglia di cambiare tutto, di ribellarsi ”. Così avviene infatti in molti dei racconti contenuti in “Il posto del vento”, personaggi forti e storie dure, ombre femminili silenziose e sconfitte ma anche e soprattutto donne ribelli che hanno cambiato la propria vita. Dialogo tra generazioni di donne, voglia di cambiare le cose, ma anche narrativa allo stato puro, luoghi, odori e ricordi che si intrecciano alle storie di famiglie e comunità.
Molte sono le donne anche nella raccolta “Racconti in tre tempi”, scandita da ritmi più o meno veloci; Il tempo di un caffè, Aspettando che bolla e Con i piedi a mollo. Ritmi che possono accompagnare una lettura, a volte solo una scena che prelude a qualcos’altro e che il lettore può vivere immaginando il seguito. Donne comunque, quasi sempre presenti, donne forti, donne silenziose di altri tempi, donne pazienti e, anche qui, donne ribelli. Una costruzione di profili femminili profonda, complessa e tutte a raccontare qualcosa in cui immedesimarsi e da condividere.
Scherl è più avvezza ai romanzi e in questa esperienza di racconti ha provato “ un esperimento, in una nazione dove la raccolta di racconti ha grande tradizione abbiamo un po’ perso l’abitudine a leggere storie brevi, eppure leggiamo poco, sarebbe utile ricominciare ad avvicinarci ai libri con un impegno meno gravoso ”. Scherl si sofferma sul valore della lettura e sulla questione femminile parlando di “diversità di genere”, dove tra i sessi le particolarità devono essere il quid che aiuta e non che discrimina, senza che le donne si sentano in dovere di sacrificare la propria parte femminile e imitare gli uomini, non funzionerebbe.
Due serie di racconti, quindi, vocati a far comprendere sociale e umano con una particolare attenzione al mondo femminile. Entrambi i volumi sono presenti nella Collana “La bottega dell’inutile” della casa editrice Città del Sole, presente l’editor Maria Zema, che ha seguito il lavoro delle due pubblicazioni e che bene conosce i due autori. “ Libri che regalano esperienze al lettore e che abbiamo voluto raccogliere in una collana particolare, complessa, sperimentale. Dove lo stesso autore può comprendere la propria crescita e dove spesso inauguriamo la carriera letteraria di nuove firme”.
Un pomeriggio domenicale a Roccella, con una amministrazione sempre aperta a collaborazioni culturali, che esorcizza quindi la psicosi coronavirus, partecipato e coinvolgente con un punto fermo, non di chiusura della serata ma di apertura a nuove esperienze di confronto; tra il pubblico e gli organizzatori, infatti, un obiettivo, ritrovarsi, continuare a lavorare sulla crescita della produzione letteraria locale che spesso nasconde tesori che non aspettano altro di essere scoperti e condivisi.