di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – Morire sul lavoro. In mare. Succede nell’anno del Signore 2022. Nelle primissime ore di questa mattina, infatti, è accaduta una immane tragedia al largo del porto di Roccella quando, per cause ancora in corso di accertamento, un lavoratore del mare a bordo di un peschereccio è stato trascinato nel meccanismo di un argano da pesca, finendo col corpo straziato tra gli ingranaggi metallici tanto da morire sul colpo.
Secondo alcune testimonianze raccolte, alla base ci sarebbe una tragica fatalità, probabilmente legata all’involontario aggancio del cavo col pesante giaccone indossato dal pescatore (di origine tunisina ma da tempo in Italia tanto da essere conosciuto, rispettato e amato da tutti quelli che lo hanno conosciuto) per proteggersi dal freddo della notte e dal vento.
A nulla sarebbero valsi i tentativi dei colleghi di staccare l’interruttore del macchinario, stante la rapidità dell’accaduto.
Già prima dell’alba, al porto delle Grazie, gli altri pescatori si erano allarmati per il mancato rientro dell’imbarcazione teatro del disastro. Poi, la tragica scoperta che ha gettato nello sconforto e nella mestizia tutti i pescatori.
La terra gli sia lieve.