di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – Ci sono storie dal lieto fine anche lontano dai libri e dalle pellicole cinematografiche, e c’è una burocrazia dal volto umano che riconosce i suoi errori e torna indietro sui suoi passi.
Quanto accaduto ieri a una famiglia di Roccella Ionica, infatti, lascia ben sperare per il futuro delle famiglie che devono affrontare tutte le difficoltà di chi deve badare a un proprio congiunto con disabilità, creando un precedente di sicuro interesse giurisprudenziale.
Tempo fa, infatti, era stato revocato l’assegno di accompagnamento al genitore di una ragazza disabile. L’INPS, su sollecitazione del Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha rettificato in autotutela il verbale, disponendo il ripristino dell’assegno di accompagnamento.
Nella lettera inviata ieri dalla direzione regionale dell’INPS (che in accordo con la commissione medica superiore dell’INPS di Roma ha disposto la riassegnazione dell’indennità di accompagnamento) si chiarisce che la nuova normativa, che velocizza il flusso di istanze, grazie all’istituzione dei centi medico-legali dell’Inps calabrese, ha portato a una sensibile riduzione dei tempi medi di definizione delle singole pratiche “per attuare – si legge nella lettera – con trasparenza e tramite l’azione amministrativa, quei diritti di cittadinanza talvolta perveramente mediati”.
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque.
Tra i più soddisfatti, oltre allo stesso garante Marziale, anche la consigliera comunale Vanessa Riitano, da sempre sensibile ai temi legati alla tutela dei ragazzi con disabilità, espressa mediante parecchie iniziative politiche e consiliari.