di Redazione (Fotogallery e Video di Enzo Lacopo)
ROCCELLA IONICA – Il comitato “El puente per Carlo” vuole fare il salto di qualità, passando dal “semplice” sostegno a un amico in difficoltà all’estero e farsi promotore dell’istituzione di un fondo di solidarietà capace di aiutare gli italiani in difficoltà all’estero nei casi di malattia, infortunio e gravi aggressioni come quella occorsa, appunto, a Carlo lo scorso novembre, al fine di, come ha detto Angelo Nizza «Tradurre un fatto tragico e distruttivo come la l’aggressione a sfondo di rapina a Carlo in una proposta politica costruttiva per il movimento virtuoso delle persone».
Il tutto iniziando da una petizione on line già attiva da qualche settimana sul sito www.change.org che ha, appunto, questa finalità.
«Anche perché – ha spiegato bene il presidente del comitato Francesco Parisi – non tutti possono avere la fortuna di avere un fratello in gamba come Elio Iannuzzi, un console in Buenos Aires disponibile ad andare oltre le proprie funzioni e mettere una firma per il trasferimento dall’ospedale di prossimità all’Hospital Italiano, o amici intraprendenti».
Già, gli amici intraprendenti. Nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo nel pomeriggio di oggi alla sede dell’ex Convento dei Minimi sono stati proprio i suoi amici che hanno promosso il comitato “El puente per Carlo”, stimolando in queste poche settimane moltissime azioni di solidarietà concreta, in primis la raccolta fondi.
Sono stati loro a fare il punto della situazione sui fondi raccolti e su quelli esistenti nel conto corrente creato ad hoc, lasciando spazio a Elio, il fratello di Carlo che ha vissuto con lui, e con la mamma Mariolina il periodo difficile in Argentina, che ha speso parole di ringraziamento verso tutti quelli che hanno mostrato segni di vicinanza alla famiglia in questi mesi, aggiungendo qualche dettaglio sulle condizioni di Carlo, attualmente ricoverato nella clinica romana di Santa Lucia.
«Sta facendo un buon lavoro di riabilitazione – ha detto Elio Iannuzzi – e già riesce a muovere gli arti sinistri. Il punto è che ha problemi con la memoria e spesso la sera non riesce a ricordare quello che apprende la mattina. Inoltre, si sta verificando quello che i medici argentini avevano previsto, ovvero la possibilità di un cedimento del muscolo della tempia, per colpa di un corpo estraneo che è ancora presente sottocute e si sta valutando l’opportunità di fare una seconda operazione chirurgica, anche se siamo più ottimisti visto che siamo in Italia».
Su proposta di Angelo Nizza, inoltre, Elio Iannuzzi ha fatto il punto sulle indagini a carico degli aggressori: «Ho visto il video insieme al giudice – ha detto Elio – e ho testimoniato di avere riconosciuto mio fratello nonostante la bassa risoluzione delle immagini. Il punto è che la polizia cerca dei testimoni a carico degli aggressori, altrimenti è difficile andare avanti».
In collegamento via Skype da Roma insieme a papà Pino Iannuzzi, l’avvocato Tommaso Daunisi ha spiegato in punto di diritto le ragioni per le quali va firmata la petizione on line promossa dal comitato, mentre anche Carlo Iannuzzi è intervenuto per ringraziare tutti i presenti, con un eloquio molto sciolto e un piglio sicuro, raccogliendo gli applausi del pubblico e congedandosi con una considerazione: «A volte ho pensato in questi mesi – ha detto Carlo Iannuzzi – se non ci foste stati voi, io a quest’ora dove sarei stato?».
Particolarmente apprezzato, infine, il ringraziamento al comitato da parte di mamma Mariolina, giunta a sorpresa poco prima della fine della conferenza stampa, le cui immagini salienti possono essere apprezzate nel video ripreso e montato dal nostro Enzo Lacopo.
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