Video con le interviste ai relatori (Enzo Lacopo © 2018)
ROCCELLA J.ca – La Camera Penale di Locri 1989 (non aderente all’UCP), unitamente all’associazione insieme si può ha svolto un importante convegno attinente i beni confiscati alle mafie, l’aggressione ai patrimoni illeciti, a partire dalla Legge Rognoni-La Torre che rappresenta uno dei punti cardini della legislazione antimafia.
Un percorso decisamente impegnativo che ha avvertito la necessità, in itinere, di azioni di restyling al fine di garantire un modello di prevenzione e repressione patrimoniale ancora più organizzato ed efficiente. Questo è stato il filo conduttore del convegno che si è tenuto venerdì 06 luglio 2018, al Convento dei Minimi di Roccella Jonica.
In tale manifestazione molto partecipata, si è svolta una importantissima sezione di lavori ed un confronto ad alto livello tra gli operatori del settore, magistrati, avvocati, commercialisti e direttore agenzia nazionale beni sequestrati, per approfondire la tematica partendo dalla necessità di garantire i diritti del cittadino, ma nello stesso tempo stabilire come impiegare ed utilizzare produttivamente i beni che dalle mani della criminalità sono passati alla gestione dello Stato.
Infatti, il tema della discussione è stato la capacità dell’azione repressiva tesa a sottrarre il potere economico delle mafie attraverso l’utilizzo a scopo produttivo dei beni e delle aziende sequestrate che comunque debbono essere restituite alla collettività. Si è sottolineato che è importante che le istituzioni e le forze sociali collaborino al fine di ottenere che i beni, una volta confiscati, non siano cattedrali nel deserto abbandonati a loro stessi, ma vengono reimpiegati proficuamente con tempestività.
Infatti lo Stato per operare una azione repressiva adeguata ed indebolire le mafie e mettere in crisi il loro potere economico, deve dimostrare di avere la capacità non solo di sottrarre i beni, ma attraverso una legislazione più snella ed efficace, ottenere un utilizzo sociale dei beni e delle aziende stesse.
Tutti i relatori hanno concordato che tale obiettivo sarà raggiunto nel momento in cui i beni confiscati saranno introdotti nel circolo virtuoso dell’uso sociale e della capacità dell’uso finale del bene stesso.
Il confronto ed il dibattito, pertanto, oltre che analizzare l’efficacia dei risultati raggiunti attraverso le modifiche legislative già in atto, ha proposto nuove soluzioni più adeguate al fine del miglioramento dell’iter burocratico amministrativo della gestione dei beni sempre salvaguardando i principi costituzionali previsti nel nostro ordinamento.
Il convegno era accreditato come formazione professionale valida sia per gli avvocati che per i commercialisti, ed è stato organizzato dall’associazione “Insieme Si Può” presieduta dal poliziotto Francesco Minici, dalla Camera Penale di Locri fondata nel 1989 non aderente all’UCPI, presieduta dall’avvocato Mario Mazza. Con la preziosa collaborazione dell’Ordine degli Avvocati di Locri, dei Dottori Commercialisti di Locri e della Camera Civile di Locri.
Per l’importanza dell’iniziativa e del tema trattato hanno dato il patrocinio il Comune di Roccella Ionica, ed hanno aderito all’iniziativa le Segreterie Provinciali Reggine dei sindacati di Polizia Coisp – Mosap – Sap – Silp. Particolare e significativa è la presenza tra i relatori del senatore Mario Michele Giarrusso del M5S – di Sua Eccellenza il Prefetto Ennio Mario Sodano Direttore Nazionale dell’Agenzia per i Beni Confiscati – del magistrato Santo Melidona Sostituto Procuratore Generale Corte Appello reggina – dell’avvocato Laura Jannotta presidente Nazionale Unione Camere Civili – dell’avv. Antonino Lacopo componente la giunta nazionale Unione Camere Civili – dell’avv. Francesco Tassone specialista in diritto penale – amministrativo ed il dott. Antonino Dattola commercialista del gruppo lavoro antimafia CNDCEC.
CAMERA PENALE LOCRI 1989 (non aderente all’unione Camere Penali)
VIDEO con le interviste ai relatori.