di Enzo Lacopo © 2018
ROCCELLA J.ca – “Mi sono cresciuto con loro, sono stati la mia vita“, ecco in sintesi l’emozione finale espressa da un fan a fine concerto.
Serata che passerà nella storia dei concerti nella Locride, la performance dei “QUELLI” questo è stato il nome di nascita della PFM. Il nome “Quelli”, molto particolare, era evidentemente ispirato alla celebre band di Van Morrison “Them”. Molti saranno i ricordi ascoltando le loro cover: “Una bambolina che fa no, no, no” (Michel Polnareff) e “Tornare bambino” (Traffic). Alla fine degli anni ’60 i principali componenti del gruppo lasciano, Teo Teocoli che si dedica al cabaret (nel quale avrà poi il successo che sappiamo), Alberto Radius costituisce il gruppo “Formula 3” sotto l’ala di Battisti-Mogol, Franz Di Cioccio viene “prestato” per otto mesi come batterista all’Equipe 84. Si trattava di uno scambio di favori con la etichetta Ricordi che consentiva ai Quelli di abbandonare la casa discografica milanese, sciogliendo il contratto anticipatamente, e raggiungere la casa discografica “dissidente” Numero Uno, formata in quell’anno da Mogol e Battisti con Sandro Colombini.
Chi scrive a metà anni ’70, partiva da Locri, assieme a Tonino Miscenà, oggi direttore della casa editrice EGEA a partecipare al Tour del SUD della PFM, tenutosi al Teatro Comunale di Catanzaro, registrando con un magnetofono GELOSO a 4,75 giri di velocità, l’intero concerto della PFM supportati dal Gruppo “ACQUA FRAGILE”, la formazione di Bernardo Lanzetti che successivamente passò con la PFM.
Ma torniamo a noi, tutto completo il Teatro al Castello per raccogliere le emozioni e tornare bambino, come dice il titolo di uno dei loro primissimi brani (1967).
L’ovation finale Lente Locale ve la fa rivivere nell’ESCLUSIVO REPORTAGE, assieme alle impressioni dei fans.
(Le Immagini senza olio di palma, né conservanti e additivi !)
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