di ufficio stampa Comune di Roccella Ionica
Nell’ambito della mini rassegna jazz intitolata “A MERRY CHRISTMAS AND A JAZZY NEW YEAR” (che segnerà il passaggio di testimone dall’ edizione 2017 all’ edizione 2018) il 2 gennaio 2018, alle ore 17 all’ex Convento dei Minimi, sarà presentato un progetto originale incentrato sul celebre compositore di musiche da film Harry Warren che aveva genitori calabresi. Il progetto rientra nel tema che caratterizzerà la prossima edizione del Festival internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei” che sarà intitolata “Italians – Il ruolo degli italo-americani nella storia passata e contemporanea del jazz USA”. I genitori di Warren, che avevano origini arbëreshë, infatti, erano di Cassano allo Jonio e sono emigrati negli Stati Uniti alla fine dell’800.
Harry Warren, il cui vero nome era Salvatore Antonio Guaragna, è nato a Brooklyn 24 dicembre 1893 ed è morto a Los Angeles il 22 settembre 1981. Autore di “That’s Amore” una delle canzoni più ascoltate del mondo e inno della comunità italo-americana, Warren ha scritto molte colonne sonore di film guadagnandosi 11 nomination e vincendo tre Oscar. Il progetto originale del Festival intitolato “That’s amore – An original tribute to Harry Warren”, dedicato a questo prolifico autore di successi, sarà presentato dal giovane pianista Francesco Scaramuzzino, uno dei nuovi talenti del jazz italiano, che proporrà arrangiamenti del suo repertorio che comprende altri brani famosi come “At last”, “There will never be another you” e “Chattanooga Choo Choo”, il cui disco vendette più di un milione di copie. Il concerto, in piano solo, che Scaramuzzino presenterà a Roccella, si concentrerà su alcune delle composizioni di Warren che sono diventate pietre miliari della storia del jazz. Brani come “Summer Night “ (scritta per il film “Sing Me a Love Song”) o “You’re my everything” (scritta per il musical “Laugh parade”) e altri della sconfinata produzione dell’artista italo-americano, verranno proposti con particolari arrangiamenti jazzistici. Scaramuzzino cercherà, soprattutto, di creare una sorta di parallelismo tra le composizioni di Warren e quelle che in quel periodo erano coeve con le sue. Per esempio, un brano molto popolare come “Lulu’s Back in Town” (cantato nel film “Broadway gondolier”) era diventato un cavallo di battaglia di Thelonious Monk e il giovane pianista cercherà di metterlo a confronto con alcune composizioni del maestro del bebop. Scaramuzzino cercherà anche di scoprire quali analogie armoniche e melodiche legano brani come “There will never be another you” (scritta per il film “Iceland”) o “September in the rain” (scritta per la pellicola “Melody for two”) con le melodie di George Gershwin o di Kurt Weill.
Il concerto si svolgerà, quindi, in una duplice veste di memoria e di celebrazione del genio calabro-americano e anche come confronto tra la sua posizione e quella degli altri grandi compositori del secolo scorso all’interno della letteratura musicale afro-americana .
Francesco Scaramuzzino, diplomato in pianoforte e clavicembalo e Laurea in D.A.M.S, ha frequentato master e corsi pluriennali di perfezionamento in Italia sia di musica classica (master class con Gordon Murray) che di jazz (la Berklee School a Umbria Jazz). Ha inciso e pubblicato alcuni Cd con proprie composizioni che hanno riscosso un notevole successo di critica. Al suo Cd “Changes of Directions” hanno partecipato alcuni fra i più importanti musicisti del panorama nazionale (Massimo Manzi alla batteria, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Pietro Condorelli alla chitarra ) e nel dicembre 2012 è stato presentato a “Battiti”, trasmissione di Radio Tre. Nel 2013 ha avviato una nuova collaborazione con Gabriele Evangelista e Bernardo Guerra con i quali ha formato un trio nel quale le composizioni di Scaramuzzino riescono a fondere diversi linguaggi tra musica contemporanea e mainstream. I tre hanno da poco pubblicato un cd intitolato “The Flowing” nel quale sono riassunti i suoi lavori compositivi.
Vincenzo Staiano – Direttore artistico Roccella Jazz Festival