di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – Abbiamo ascoltato nei giorni scorsi Martina Rogolino per capire quali fossero state le motivazioni della sua esclusione dalla lista della maggioranza uscente. Oggi rivolgiamo alcune domande a Chiara Melcore per capire cosa ha spinto la ragazza a confermare la sua candidatura prendendo il posto della Rogolino.
«Cara Simona, permettimi di ringraziarti per la possibilità che mi stai dando di poter replicare alle “dichiarazioni” rilasciate da Martina Rogolino. Premetto che inizialmente non avevo intenzione di rispondere, ma dal momento che si è superato il limite della decenza, della correttezza e del buon senso, ho deciso di intervenire anche io pubblicamente perché ritengo giusto che le persone si facciano una idea più chiara di come sono andate realmente le cose. Già da subito però, devo riprendere la tua premessa che contiene un’inesattezza. Martina non aveva nessun “posto” così come non ha MAI avuto una nomina a futura candidata, ragione per la quale, capirai bene che non mi sono assolutamente appropriata del posto di nessuno, anzi, per una logica conseguenza, la candidata “naturale” sarei stata io (quale consigliera uscente), e sarebbe stata lei a prendere il mio “posto”».
1) Chiara, tu e Martina siete le protagoniste di tutta questa storia. Ci spieghi cosa è successo? Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto successivamente ad una risposta positiva?
In tutta questa storia non centravo assolutamente nulla, è stata Martina a volermi rendere protagonista chiamando in causa me e mio padre nelle sue dichiarazioni e facendo anche allusioni irrispettose ed inaccettabili su ciò che accade nella mia “famiglia” e spero che un simile atteggiamento non si ripeta nuovamente. In tutto questo fiume di menzogne, una cosa vera Martina la dice: è vero che non avevo intenzione di confermare nuovamente la mia candidatura, sia per ragioni personali e sia per ragioni di prospettive lavorative che mi avrebbero portata a vivere lontano da Roccella impedendomi di svolgere appieno i compiti e le responsabilità che l’elettorato mi avrebbe potuto affidare. Nell’arco di poco tempo, la situazione mia, e di colui che a giorni diventerà mio marito, è cambiata. Finalmente si andavano concretizzando le condizioni per poter costruire il futuro della nostra famiglia nell’amata Roccella e la decisione di riproporre la mia candidatura poteva essere ora confermata. Prima di aver preso una decisione, però, spinta dalla consapevolezza di dover dare continuità al progetto programmatico del gruppo “Roccella Bene Comune”, suggerii di prendere in considerazione Martina perché la ritenevo una persona in gamba. È vero quindi il fatto che Martina veniva contattata da alcuni esponenti del gruppo “Roccella Bene Comune” e veniva invitata a prendere parte alle riunioni. Ciò che non viene detto però, è che è STATA LEI l’artefice della diffusione della notizia che l’avrebbe vista tra i protagonisti della campagna elettorale. NESSUN esponente delle due coalizioni, infatti, ha MAI avallato la sua “candidatura”.
2) Hai avuto un confronto diretto con Martina? Cosa vi siete dette?
Il giorno dopo aver comunicato (a chi di “dovere”) che mi sarei candidata, vengo a conoscenza del forte malcontento di Martina e le feci una telefonata per manifestarle il mio dispiacere nonostante non avessi colpe. Per totale onestà, devo anche dire che, durante la telefonata, Martina, dopo aver vomitato tutto l’odio, il rancore e le offese più sgradevoli sugli esponenti del gruppo, me compresa, a seguire propone una soluzione: “è meglio che (i rappresentanti di RBC) vengano a chiedermi scusa in ginocchio e ritornino sui loro passi, altrimenti scateno la II guerra mondiale”, pensando bene di estendere anche a me “l’invito”. La cosa, per quanto mi riguarda, è di una GRAVITA’ ASSOLUTA. Dopo quella “PROPOSTA INDECENTE”, dal sapore di un vero e proprio ricatto, la considerazione che avevo di lei è cambiata notevolmente. Non posso accettare lezioni di “MORALITA’” da una persona che si erge a paladina dei diritti sulla dignità, quando poi si dimostra disponibile a rimangiarsi tutto lo sporco detto pur di ottenere la candidatura. Vergogna! Ho le prove di ciò che ho appena affermato. Per cui le mie parole sono “verba MANENT e non volant” come quelle di Martina. Tanto altro ancora è stato omesso o detto in modo strumentale, ma, per non dilungarmi troppo, dichiaro la mia disponibilità a dare chiarimenti di persona a chi ne fosse interessato. Una FALSITA’ è quella detta da Martina, quando si riferisce al fatto che mio padre l’avrebbe presentata come la “loro consigliera…” “…nel corso dell’incontro pubblico tenutosi il 16 febbraio”. Penso sia capitato ad ognuno di noi di svegliarsi da un sogno e credere che le cose successe, fossero esistite realmente. Ecco, credo sia successo proprio questo a Martina. Ero presente all’incontro e con me tante altre persone che giurano di non aver assistito a nulla del genere. Ancora una volta le mie sono affermazioni dimostrabili. Mi aspettavo questa reazione di Martina. Di persona ci eravamo anche chiarite ma a quanto pare, il bisogno di visibilità, a volte, prevale sul buon senso. Martina ha avuto quasi un mese di tempo per poter avere il “suo momento di gloria” e denunciare quello che, a parer suo, era stata una mancanza di rispetto, ma ha deciso di farlo (guarda caso) all’indomani della pubblicazione della lista. L’intento denigratorio nei miei confronti si è quindi palesato in tutta la sua chiarezza. Invito Martina a pesare le parole e le affermazioni che fa da questo momento in poi, perché ad oggi, ci sono abbastanza elementi per portarla davanti ad un giudice, per il reato di “danno all’immagine”.
3) Come ti sei sentita nei suoi confronti?
Dispiaciuta. Credo sia stato commesso un errore da entrambe perché prima della telefonata che le feci, non c’eravamo mai parlate o confrontate e questo ha fatto sì che si creassero numerosi fraintendimenti e che lei, per spirito di autoconvincimento, desse per scontate cose che in realtà ancora andavano definite.
4) In questo quinquennio ti abbiamo visto tra le fila dell’opposizione a “batterti” contro scelte amministrative che avete ritenuto sbagliate. Ora invece sarai a fianco di parte della stessa compagine che ha governato. Come mai questa scelta?
È vero, in questi ultimi 5 anni sono stata tra le fila dell’opposizione e, in questa veste, ho cercato di svolgere al meglio il ruolo di consigliera. Ho analizzato l’operato della classe politica al governo, con spirito critico facendo emergere all’interno del Consiglio Comunale alcune lacune legate a scelte amministrative non confacenti a quelli che erano i bisogni della comunità. L’ho sempre fatto, però, in maniera propositiva, cercando di offrire idee, secondo me, adeguate alla risoluzione dei problemi. È su questo campo che ci si è incontrati con la maggioranza uscente. Il terreno dei diverbi è diventato col tempo punto di incontro sui quali confrontarsi e far convergere le proprie energie. Come accade in ogni democrazia ed in ogni paese culturalmente e politicamente avanzato, alla vigilia di una competizione elettorale, le forze politiche cominciano a dialogare per riuscire ad individuare le scelte più adatte a determinare lo sviluppo e il miglioramento della qualità di vita delle persone.
5) Come pensi sarà recepita dai cittadini e da chi esprimerà il voto per te?
Solo chi ha a cuore il bene della propria comunità, chi non antepone interessi personali a quelli collettivi e solo chi non vuole strumentalizzare questa situazione al solo scopo di fare una campagna elettorale denigratoria, comprenderà il vero spirito di servizio che c’è dietro questa mia scelta. Per il bene comune, si supera ogni ostilità ed ogni divisione. Solo così una comunità potrà riscoprirsi civile, forte e coesa.
6) Parliamo di programma, quali saranno i tuoi punti di forza?
Negli ultimi 5 anni, la mia attenzione è stata rivolta verso diversi ambiti che vanno dalla cura del verde pubblico, alla manutenzione delle strade, passando per il servizio della raccolta differenziata e per la rivalutazione delle periferie. Tutti questi settori rimarranno sempre tra le mie priorità, ma quello che più di tutti, merita la giusta importanza, è quello delle politiche sociali. Mi impegnerò affinché queste, non siano solo il luogo dell’assistenzialismo, ma il luogo dell’inclusione e della solidarietà, il luogo della salvaguardia dei diritti che accompagnano la vita delle persone. Da qui deve partire il motore del benessere sociale.
7) Cosa ti senti di dire ai cittadini che ancora non sanno a chi dare il loro voto?
Credo che l’operato di un’amministrazione possa essere condiviso o meno, ma quando si è prossimi al voto bisogna anche fare delle riflessioni. Roccella negli ultimi anni è diventata un riferimento dell’intero comprensorio locrideo. Parte del merito di questo traguardo va sicuramente ai suoi abitanti per aver dimostrato sempre grande senso civico e una forte coesione sociale, ma grandissimo merito va anche a chi l’ha governata finora dimostrando di aver avuto una buona capacità di programmazione del suo sviluppo in ordine alla costruzione di opere ed infrastrutture importanti ed in ordine ai servizi offerti. Noi tutti dobbiamo preoccuparci di dare a Roccella una classe dirigente che non deprezzi questo patrimonio ma lo difenda, lo preservi e lo valorizzi. Nella coalizione di “Roccella prima di tutto” c’è un gruppo di validi giovani, tra cui diversi “uscenti” come me, e un bell’innesto di novità che ritengo di qualità. Questo entusiasmo e questa unità di intenti si uniscono alla capacità programmatica e politica che va riconosciuta al nostro candidato a sindaco Vittorio Zito. Affidiamo dunque il nostro paese a chi ha le conoscenze e le competenze giuste per far sì che Roccella continui ad essere sempre un passo avanti.
8) E cosa ti senti di dire a chi invece ha sempre creduto in te?
Penso che le persone che 5 anni fa hanno riposto in me la loro fiducia, siano consapevoli del fatto che non ho mai disatteso le loro aspettative. Ho onorato il mandato che mi hanno affidato in tutte le battaglie che ho affrontato con dignità e grande rispetto all’interno del Consiglio Comunale. In considerazione del mio impegno, sempre totale, sono sicura di non averli delusi e rivolgo loro, ancora una volta, l’invito a confermare la fiducia nei miei confronti affinché io possa continuare a rappresentarli con serietà e dedizione.
9) Pensi sarà una campagna elettorale tranquilla o dai toni animati?
Mi auguro che i toni rimangano tranquilli e spero vivamente che non si scenda sul personale ma che ci si concentri sui programmi. Ritengo fondamentale che ci sia uno spazio democratico basato sul confronto diretto tra i rappresentanti delle parti scese in campo, così da privilegiare la divulgazione delle relative proposte, affinché l’elettore possa esprimere un voto informato e consapevole.
10) Tornando alla vicenda della Rogolino, cosa ti porterai di tutta questa storia?
AMAREZZA. Non pensavo che mi sarei imbattuta in tanta invidia e falsità mascherate da bontà e vittimismo. Il tempo che ci è stato donato, è un bene troppo prezioso per poterlo sprecare davanti allo schermo di un cellulare o di un pc per lanciare accuse. Mi auguro quindi, che il tempo, che è sempre portatore di riflessioni, aiuti a superare queste vicende affinché prevalgano la stima, l’apprezzamento ed i valori umani. Per questo motivo ho deciso che non tornerò più sull’argomento. Per me, ora, è arrivato il momento di concentrarmi sull’impegno da mettere al servizio del nostro paese.