di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – Fa tappa al liceo scientifico “Pietro Mazzone” di Roccella, la tredicesima edizione del Premio Internazionale Marco e Alberto Ippolito, promossa dalla Fnism (Federazione Nazionale Insegnati). Il volume presentato è una raccolta di poesie, racconti, fotografie e itinerari didattici, che ha così coinvolto nel corso degli anni studenti di ogni parte del mondo, e docenti che provengono per questa occasione, per la tredicesima edizione, da oltre settanta paesi diversi, dalla Bulgaria.
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Francia, Germania, Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Catania, Velletri, Rosarno, fino a Roccella. A dare il benvenuto presso l’aula magna del liceo scientifico, agli studenti e i professori stranieri, il video di presentazione delle attività didattiche e non degli alunni del Pietro Mazzone, e tutti i traguardi raggiunti nell’anno scolastico 2014/2015. Un orgoglio per per i prof dell’istituto e il dirigente scolastico Mariella Russo. Presenti al tavolo dei relatori, il sindaco Giuseppe Certomà, la Vice Presidente Nazionale della Fnism Natina Cristiano Ippolilto e la professoressa Scali. Un evento che da un respiro internazionale alla scuola e gli studenti, come ha sottolineato il sindaco Certomà: «i ragazzi potranno arricchire le loro conoscenze visitando Roccella, dove l’ambiente è il centro del nostro interesse. Ma non solo a breve rivisiteremo la fase storica dei Carafa. Puntiamo tutto verso la cultura, l’ambiente e l’Europa». Progresso e civiltà sono opera dei giovani, come ben specificato dalla Vice Presidente Nazionale della Fnism Natina Cristiano Ippolilto, che ricorda con profondo affetto questa terra, «siamo già un prototipo di scuola europea. Noi, premio Internazionale Marco e Alberto Ippolito, abbiamo fede nella purezza e nelle risorse dell’uomo, e ci ostiniamo ad operare anche nella ristrettezza delle condizioni economiche, come goccia in un oceano, per dare voce e speranza a questi giovani e ai loro educatori, che come noi sognano e vivono nella proiezione di un “umanesimo ritrovato”». Grazie a questi progetti e queste idee «possiamo davvero fare l’Europa» afferma la professoressa Scali nel suo intervento «le energie dei nostri studenti sono coinvolgenti, merito dunque delle eccellenze, risorse che non possiamo disperdere. Noi insegnanti abbiamo il dovere di preservare queste eccellenze e far emergere così le migliori potenzialità degli studenti». Ad arricchire la giornata i video di presentazione degli istituti superiori delle varie nazioni presenti questa mattina in aula magna.