di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – Sono stati recuperati a 120 miglia dal porto di Roccella Jonica e trasbordati sulla motovedetta della Guardia Costiera CP 308 fino al Porto delle Grazie. Sessantacinque in totale, 48 uomini, 9 donne, 7 minori di sesso maschile, e un minore di sesso femminile. Fra loro anche un neonato di pochissimi mesi.
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Su di lui erano tutti gli sguardi carichi di amore, per un piccolo che probabilmente è riuscito a scampare a un destino fatto di assoluta crudeltà e indifferenza, dove la guerra, oggi più che mai, spezza le giovani vite di piccoli innocenti.
Loro, i sessantacinque, dichiarano di essere partiti dal porto della Turchia; invece probabilmente si sono imbarcati da un porto della Grecia, viste le loro buone condizioni di salute e i pochi bagagli con se, solo dei piccoli sacchetti.
Al momento dichiarano si essere Siriani, ma le autorità competenti stanno interrogando gli uomini e le donne per capire la loro provenienza e se vi è qualche probabile scafista. Il barcone su cui viaggiavano, una barca a motore da diporto, e’ rimasto alla deriva. A dare l’allarme della presenza di uomini in mare la Guardia Costiera Ellenica che li aveva individuati.
Circa dieci i giorni di navigazione di cui gli ultimi sei, ha dichiarato uno sei sessantacinque, sono trascorsi senza cibo e bevande. Anche l’acqua era un lontano miraggio. Siriani, così hanno detto di essere al momento dello sbarco in Porto, anche se alcuni dei loro tratti somatici sembrano avvicinarsi a quelli egiziani.
Al momento sono stati trasferiti al centro di primo soccorso, presso l’ex struttura dell’ospedaletto di Roccella Jonica.