di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – “Il Piano Strutturale verso il documento definitivo” è il tema trattato questo pomeriggio all’ex Convento dei Minimi a Roccella Jonica, per discutere insieme ai tecnici e i cittadini di rischio idrogeologico e morfologia del territorio. Ad aprire i lavori l’assessore all’Urbanistica, il senatore Sisinio Zito, e poi ancora il docente Giuseppe Imbesi, capogruppo dei progettisti del Piano strutturale, i geologi Antonio Pisciuneri e Angelo Stamile, e l’agronomo Massimiliano Fagliuzzi.
{loadposition articolointerno, rounded}
Lo studio della componente geologica di Roccella e Nardodipace è stata suddivisa in tre tavole complete e fruibili dagli stessi comuni. Uno studio fatto da una serie di dati, come quelle geofisiche e diagnostiche, per poi provvedere alla documentazione cartografica di analisi, come gli aspetti geologi, climatico e idrogeologico, per la componente idraulica, un’inquadramento morfologico. Fondamentale l’aggiornamento della normativa vigente in materia di difesa del suolo, accompagnata da un nuovo impulso della ricerca scientifica nei confronti di tali problematiche. Le ricerche svolte fino a oggi hanno messo in luce la complessità, nel nostro Paese, dell’analisi del rischio geologico-idraulico, diretta conseguenza dell’estrema eterogeneità degli assetti geologico-strutturali, idrogeologici e geologico-tecnici e di un’ampia gamma di condizioni microclimatiche differenti anche in aree limitrofe o apparentemente simili. Se a tutto questo si somma il fatto che la penisola italiana, essendo geologicamente “giovane” , è ancora soggetta a intensi processi morfogenetici che ne modellano in modo sostanziale il paesaggio, si comprende come i fenomeni di dissesto legati al rischio geologico-idraulico possano manifestarsi, in relazione alle molteplici combinazioni di tutte le variabili in gioco, secondo diverse modalità; sono perciò riscontrabili evidenti diversità dei suddetti fenomeni, soprattutto legate alle differenti entità dei volumi coinvolti, alla velocità del movimento, ai numerosi contesti territoriali in cui si possono verificare e alle numerose tipologie. Per una efficace valutazione del rischio associato a un determinato evento atteso per una certa porzione di territorio diventa allora indispensabile la conoscenza di tutti i fattori e, quindi, un approfondito studio dello stesso e dei fenomeni naturali che lo caratterizzano.