Dallo scorso venerdì 16 febbraio e fino al 28 aprile prossimo venturo il Museo della Capitale ha aperto i battenti di un percorso leggero ma intenso nel quartiere amato dal cantautore originario di Crotone. La voce di “Margherita” lo omaggia: “L’artista è una persona che non sceglie quello che fa, ma è scelto dalla vita. Non è un impiegato della musica, che decide di fare successo e poi se vuole smette, l’artista non smette mai e deve esistere per quello che è. Rino era questo”.
di Antonio Baldari (foto fonte Wikipedia)
È un’esposizione inedita che è nata dalla ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che ne documentano l’intero cammino artistico nonché arricchita da tante rarità di assoluto valore: parliamo e scriviamo facendo riferimento al grandissimo e giammai dimenticato Rino Gaetano, del quale sono stati allestiti documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena, nel contesto più ampio di una mostra che Roma gli ha inteso dedicare aprendola nel quartiere che egli tanto amava: Trastevere.
Il taglio del nastro al Museo della Capitale in Trastevere, per l’appunto, è avvenuto nella tarda mattinata di giovedì 15 febbraio, alla presenza di Alessandro Nicosia, curatore dell’esposizione insieme ad Alessandro Gaetano, nipote di Rino; presente allo storico evento anche l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor; la direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, Ilaria Miarelli Mariani; la giornalista Gloria Satta, che ha collaborato ai testi della mostra; nel pubblico anche Anna Gaetano, sorella di Rino, alla quale si devono i materiali inediti messi in mostra, e poi anche Riccardo Cocciante, Giusy Ferreri e Sergio Cammariere.
La mostra sarà corredata dal catalogo edito da Gangemi Editore che contiene storia, immagini e un lungo elenco di straordinarie testimonianze che aiutano a comprendere tutte le sfaccettature di un uomo considerato uno dei cantastorie di culto della nostra storia, un viaggio straordinario di memoria collettiva al ritmo delle note delle sue stralunate canzoni e dove la sua arte sarà più viva che mai; non potrebbe mancare la musica in una mostra dedicata a Rino Gaetano, e così sugli schermi c’è lui che canta Gianna, ci sono le sue partecipazioni ai talk show e, poi, sarà possibile assistere alle performance live di Alessandro Gaetano, in trio con la Rino Gaetano Band e con Diana Tejera, che eseguiranno alcuni mini concerti acustici, consentendo ai visitatori di scoprire e vivere la forza della sua musica. Le date dei concerti saranno comunicate sul sito del Museo di Roma in Trastevere.
Ma si diceva della presenza fra il pubblico di Riccardo Cocciante, il cui legame con Rino nasce sin dagli inizi, negli anni ’70, nella casa discografica Rcs, sotto l’impulso del direttore artistico Ennio Melis; a margine della mostra a lui dedicata la voce di “Margherita” ha affermato che “Rino Gaetano era un artista, perché l’artista è una persona che non sceglie quello che fa, ma è scelto dalla vita – ha affermato Cocciante – non è un impiegato della musica, che decide di fare successo e poi se vuole smette, l’artista non smette mai e deve esistere per quello che è e Rino era questo, una persona che doveva fare assolutamente il cantautore, aveva questa esigenza, questo bisogno di cantare” – ha poi concluso il buon Riccardo che chiudendo la conferenza stampa ha intonato “A mano a mano” nel giardino del Museo.
La mostra sarà visitabile presso il museo in piazza di S. Egidio, 1, fino al 28 aprile, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 20.