di Redazione
ROMA- Si è svolto lo scorso 12 giugno a Roma il Convegno: “I Fondi Europei come volano dello sviluppo” – La programmazione 2014-2020: obiettivi e opportunità. Al convegno è intervenuto anche il ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
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<<il nuovo periodo di programmazione dei fondi europei per il settennato 2014-2020 rappresenta un’eccezionale occasione di sviluppo per il nostro territorio-ha dichiarato il ministro. Le politiche che verranno messe in atto, attraverso la sinergia dei rispettivi strumenti di finanziamento, saranno chiamate a realizzare azioni a sostegno di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, più efficiente sotto il profilo delle risorse, e con più alti tassi di occupazione.
Un’efficace governance multilivello richiede anche uno sforzo progettuale e di accompagnamento delle trasformazioni e delle riforme che il Paese ha bisogno di implementare. Ciò in ragione delle complesse dinamiche di interazione tra Stato, Regioni e Autonomie Locali, nel contesto di un federalismo messo alla prova dalla forte concorrenza tra sistemi portata dalla globalizzazione.
Per questo motivo, dal 2007 il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie ha affiancato alle tradizionali competenze la partecipazione ai programmi di utilizzo dei fondi strutturali europei, con riguardo in particolare al potenziamento della capacità amministrativa delle Regioni e degli enti locali del Mezzogiorno rientranti nel cosiddetto obiettivo “Convergenza” (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia).
Sarà altresì estremamente importante-conclude la Lanzetta- approfittare della trasformazione delle Province in Enti di secondo livello per contemperare l’ineludibile sopravvivenza del tessuto degli oltre 8.000 Comuni italiani, che sono la storia, la cultura e la principale rete istituzionale pubblica di tutela, rappresentanza e governo del Paese, con la messa in comune di funzioni e servizi in un numero molto minore di bacini amministrativi di gestione, dotati della massa critica, delle economie di scala necessarie e della competenza a fare vera innovazione, vera qualità del servizio, vera efficienza condizionata all’assolvimento efficace delle funzioni pubbliche fondamentali>>.