di Pasquale Rosaci*
Un uomo d’affari americano nato nella Virginia nel 1926 (Crosby Philip B.) teorizzò che: “Il cambiamento dovrebbe essere un amico. Dovrebbe accadere perché programmato, non a seguito di un incidente”. Ma purtroppo,nella nostra realtà bovalinese, il cambiamento è avvenuto proprio a seguito di un “incidente”; uno di quelli che lasciano il segno e rimangono pesantemente sul groppone di un’intera comunità: “….accertate forme di condizionamento della vita politica ed amministrativa da parte della criminalità organizzata”.
{loadposition articolointerno, rounded}
L’incidente si è verificato proprio nel momento in cui ci si accingeva a “programmare” il cambiamento ed i cittadini erano pronti ad andare alle urne per scegliere una nuova squadra che fosse in grado, finalmente, di porre le basi per una rinascita sociale, culturale ed economica del paese. Dalle macerie del 2 aprile scorso è nata quindi la “triade”, composta dai commissari straordinari che, con molta solerzia si stanno adoperando per cercare di porre un primo ed immediato rimedio alle carenze riscontrate sin dai primi giorni dall’insediamento. Da subito tutte le componenti sane del paese si sono adoperate per manifestare la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni e, altrettanto hanno fatto i commissari che si sono dichiarati aperti al colloquio ed al confronto con le realtà associative e di volontariato che hanno come unico obiettivo quello di realizzare il bene comune. Sono stati affidati i primi incarichi di rilievo, sono stati ascoltati i dirigenti di settore, i lavoratori socialmente utili, gli operai addetti al delicato compito della raccolta dei rifiuti e, quanto prima, saranno ascoltati anche i rappresentanti dei vari movimenti culturali e politici che già operano fattivamente sul territorio. Questo modo di agire e di attenzionare ai problemi del paese lascia presagire che vi è la ferma volontà istituzionale di rimettere in fretta in carreggiata il paese della fascia jonica reggina per restituirlo, al termine del mandato, al ruolo che legittimamente ricopriva nei gloriosi anni ’70. I primi provvedimenti adottati hanno rallegrato e non poco l’animo del cittadino; è stata rifatta la segnaletica orizzontale in buona parte delle strade, si è provveduto a disporre qualche disinfestazione nei plessi scolastici, è stata attivata la manutenzione del verde pubblico e la manutenzione di alcuni tombini fognari ed altre ancora saranno realizzate da qui a poco. Ma è anche vero che non sono tutti rose e fiori infatti, permangono pesanti come macigni le problematiche legate ai “crateri” esistenti sul manto stradale e alla momentanea inefficienza del mezzo compattatore (ahimè…ancora una volta) dei rifiuti che non consente una regolare raccolta degli stessi. Quest’ultima necessità, merita un quotidiano monitoraggio da parte di chi ha la responsabilità e la competenza per agire perchè i cumuli di rifiuti stanno diventando ogni giorno che passa sempre più consistenti e lo sono ancor più nelle zone periferiche dove l’attenzione è francamente minore. Bovalino però non si piange addosso e rafforzato nell’anima e nello spirito è pronto a ripartire più forte di prima; a tal proposito fa piacere sapere che all’interno dei vari sodalizi culturali e politici (di qualsiasi colore) fervono le idee, i programmi e le attività per continuare a cullare il sogno di realizzare, al momento opportuno, una città a misura di cittadino che ci consenta di vivere in un contesto moderno ed al passo con i tempi ma, al tempo stesso, rispettoso anche delle tradizioni del passato. E’ con questo spirito che si è mosso per primo il movimento politico-culturale “Agave” che sabato 2 maggio alle ore 16.30, incontrerà presso la sala conferenze del centro commerciale “La Galleria” di Bovalino (RC) la cittadinanza per esporre le proprie “Riflessioni e proposte”, come se si votasse domani, continuando così nel cammino politico intrapreso ancor prima dello sciagurato epilogo che ha visto soccombere il consiglio comunale sotto la mannaia della legge che lo ha condotto allo scioglimento. L’auspicio è che anche gli altri movimenti e gruppi politici si sveglino dal torpore in cui sono caduti e riprendano attivamente il cammino bruscamente interrotto, perchè è solo con le idee, con la volontà e con le attività svolte a favore della comunità che si può dare un contributo fattivo e determinante per la rinascita del paese.