BOVALINO – A più di un mese dalla pubblica presentazione del progetto avvenuto in occasione del secondo convegno sulla Green economy, si possono dichiarare aperti i lavori per il parco lineare La Cava di Bovalino. Sono state avviate, alla presenza dell’assessore Giuseppe Ferrò, le operazioni di pulizia dell’area, sulla quale sorgerà il parco lineare La Cava, al fine di poter effettuare il rilievo topografico necessario per la stesura del progetto definitivo ed esecutivo che verrà redatto gratuitamente dal geometra Filippo Camera e dall’architetto Ivan Laface. Già gratuitamente, perché il concetto che sta alla base, che anima questo progetto, è l’economia, il risparmio, il classico km zero. Una volontà, da un lato ordinata da ristrettezze economiche imposte dall’alto, ma che dall’altro utilizzando i canoni della green economy vuole dimostrare che attraverso la collaborazione e l’impegno è non solo probabile, ma anche possibile rendere realtà un semplice progetto. Tutto nasce dall’idea di riqualificare un’area attualmente degradata e incolta, per trasformarla, utilizzando qualche tecnicismo, in un parco urbano. Una volontà messa in atto dal caparbio lavoro della commissione ambiente di Bovalino che grazie al supporto dell’assessore Pino Ferrò, dal nulla sta prendendo forma. Sì, dal nulla, perché a differenza di molti altri progetti, questo del parco lineare, fa perno solo sulla buona volontà dei suoi adepti, nessun finanziamento, nessun contributo, nessun obbligo di spesa, ma solo l’aiuto prezioso e gratuito di quanti hanno voluto sposare la causa. Ma si sa a volte la fortuna aiuta gli audaci così, oltre al contributo offerto dal geometra Filippo Camera e dall’architetto Ivan Laface, per l’elaborazione del progetto, spunta un’altra voce che è quella di Vincenzo Gioffrè, ricercatore in architettura del paesaggio presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria, il quale, considerando la bontà del progetto ha deciso di dare il suo apporto accademico-scientifico (in qualità di relatore della tesi di laurea specialistica di Ivan Laface). Ecco che allora un’area di proprietà comunale, degradata e incolta, potrà diventare grazie alla riqualificazione operata da poche forze un spazio verde del quale il cittadino potrà finalmente usufruirne, e non come è stato fatto finora per depositare cumuli di immondizia. Godere di uno spazio verde e sentirlo anche un po’ proprio, è questa la reale novità del parco La Cava, già perché partendo dal progetto un albero per ogni bambino nato, si vorrà coinvolgere attivamente la popolazione con una donazione, un contributo che permetterà la piantumazione di numerosi alberi e l’arredo del parco. Un’idea che avrà un doppio beneficio, perché se da un lato consentirà di avere un contributo per la riqualificazione dell’area, dall’altro forse per la prima volta farà percepire come proprio un bene comune, creando quella dimensione civica che troppe volte all’appello delle qualità cittadine risulta assente. Facendo poi capo al principio del risparmio, è partita la richiesta da parte del sindaco Mittiga e dell’assessore Ferrò all’azienda forestale della regione Calabria che ha il fine di ‹‹consentirci di visitare il vivaio per poter valutare la presenza di essenze che siano compatibili con la realizzazione del progetto››. Un’area quella che interesserà il parco La Cava di circa un ettaro nella quale sorgerà un parco giochi; un piccolo anfiteatro per le manifestazioni delle scuole e delle associazioni e un percorso benessere. Ma le idee caratterizzanti sono essenzialmente due: la casa dell’acqua per ridurre il consumo di bottiglie di plastica e per la quale è previsto un distributore di acqua microfiltrata naturale, gasata e refrigerata; e la piantumazione arborea attraverso l’utilizzo di piante autoctone. Adesso si attende, il secondo passo, che teoricamente rappresenta solo un’azione formale, ed è l’approvazione del progetto in giunta, un si quello che si attende che potrebbe in un futuro, finanziariamente non troppo roseo consentire l’erogazione di qualche finanziamento, che consentirebbe un’accelerata nell’esecuzione dei lavori.
ADELINA B. SCORDA