di Gianluca Albanese
LOCRI – Sono 46 i soggetti rinviati a giudizio nell’ambito dell’operazione “Saggezza” condotta dalla Dda di Reggio Calabria, che un anno fa portò in carcere numerosi presunti affiliati alle cosche di Locri, Antonimina, Sant’Ilario, Ardore, Ciminà e altri centri interni e in cui si ipotizza l’esistenza di una “corona” , ovvero una struttura in cui le consorterie criminali del luogo si sarebbero “federate” per realizzare meglio i loro disegni criminali.
Ieri, il Gup di Reggio Calabria Barbara Bennato ha rinviato a giudizio Giuseppe Aquino, Rosario Barbaro, Bruno Bova, Giuseppe Cataldo, Marcello Cirillo, Domenico Condelli, Ilario D’Agostino, Giuseppe Fabiano, Pierino Fazzari, Teresa Fazzari, Vincenzo Fazzari, Maria Filippone, Salvatore Fragomeni, Ilario Gargiulo, Filippo Gironda, Franco Iantorno, Antonio Longo, Antonio Marvelli, Vincenzo Melia, Teresa Monteleone, Giuseppe Murdaca, Antonio Napoli, Felice Parrotta, Antonio Pasquale Pelle, Massimo Pelle, Giancarlo Pollifroni, Bruno Polito, Carmine Pollifroni, Rocco Pollifroni, Giuseppe Raso, Amalia Romano, Giuseppe Romano, Maria Romano, Nicola Romano, Fabio Salvini, Marco Salvini, Giuseppe Siciliano, Massimo Siciliano, Antonio Spagnolo, Bruno Cosimo Damiano Vallelonga, Arturo Varacalli, Giuseppe Varacalli, Bruno Zaffino e Francesco Zangara.
Il dibattimento inizierà il prossimo 13 dicembre al tribunale di Locri.
Il Gup ha inoltre deciso il non luogo a procedere nei confronti di Francesco Agresta, Pietro Guarnieri e Rocco Malafarina e il rinvio degli atti al Pm per un difetto di notifica riguardante le posizioni di Nicola Melia e Luigi Varacalli.
Hanno optato, invece, per il rito abbreviato Giulio Basile, Giovanni Furfaro, Carmelo Gaetano Ietto, Giovanni Macrì, Bruno Parlongo e Rocco Bruno Varacalli.
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