di Adelina B. Scorda
LOCRI – È stato fissato per il 25 e 26 marzo l’avvio della fase istruttoria del processo “Saggezza” che stamani ha dato spazio alla risoluzioni delle questioni preliminari sollevate nella precedente udienza dall’avvocato Pino Mammoliti, difensore di Nicola Nesci (considerato dall’accusa come il numero 2 della “corona”).
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Le richieste dell’avvocato riguardavano la contestata negazione dei diritti di difesa dell’imputato che avrebbero determinato uno sbilanciamento a favore dell’accusa e che il difensore reputa causa di nullità e instabilità della custodia cautelare, oltre che alla sua perdita di efficacia. Richieste rigettate dalla Corte presieduta dal giudice Alfredo Sicuro. Altro nodo sciolto, quello inerente l’incapacità di Felice Parrotta a sostenere il giudizio, istanza per la quale il perito nominato dalla corte, Francesco Polito, ha riconosciuto, appunto, l’incapacità dell’imputato per il quale l’avvocato Mammoliti ha richiesto la revoca della misura cautelare.
Sciolti i nodi presentati alla precedente udienza, sono state esposte alle corte ulteriori questioni preliminari quali le richieste di inserimento agli atti di prove derivanti dalle intercettazioni ambientali e telefoniche e la presentazione di una lista di testi. Queste le richieste avanzate dal pubblico ministero De Bernardo. Gli avvocati di parte civile della Provincia di Reggio Calabria e dei Comuni di provenienza degli imputati, hanno unanimemente avanzato la richiesta di essere ammessi all’esame degli imputati e dei testi della lista prodotta dal Pm riservandosi la possibilità di produzione documentaria. L’avvocato Maio, ha avanzato alcune questioni di inutilizzabilità degli atti di alcuni interrogatori perché effettuati dopo il decorso temporale dei due anni senza che l’ufficio di Procura avesse nei confronti di quei determinati soggetti chiesto e ottenuto una proroga delle indagini. Su tali questioni il giudice Sicuro si esprimerà durante la prossima udienza, fissata per il 25 marzo.