di Simona Ansani
Dopo i due rinvii sulla votazione del Piano – Lupo, prevista alla Conferenza Stato – Regioni, la nuova data pare sia prevista per il 9 marzo.
Grazie alle numerose proteste delle associazioni animaliste e ambientaliste, il lupo può ancora sperare affinché l’assurdo piano, che
tra le varie azioni previste per contrastare la predazione, comprende anche un abbattimento controllato del cinque per cento dei lupi che vivono in Italia, possa definitivamente essere bocciato dalle Regioni.
Già alcune Regioni si erano opposte a questa possibilità e per questo è stato necessario trovare più tempo per riesaminare la questione.
In una nota il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha precisato che “il testo giunto in conferenza Stato-Regioni non prevede il prelievo del 5% degli esemplari e non esiste nemmeno ‘la possibilità di uccidere i lupi per motivi scientifici e di ammazzarli a fucilate nei parchi’: nel Piano si fa riferimento a casi di particolare necessità legati a esigenze di ricerca scientifica, sanità e sicurezza pubblica. Si tratterebbe di situazioni emergenziali, come ad esempio epidemie o casi di particolare aggressività nei confronti dell’uomo riscontrati in altri Paesi europei, rispetto ai quali non è prudente per l’incolumità pubblica negarsi questa estrema possibilità. Non ci sono dunque motivi validi per sostenere che si apra una caccia selvaggia al lupo”.
Una precisazione che avviene anche in seguito all’interrogazione parlamentare presentata allo stesso ministro dal Movimento 5 Stelle alla Camera che, durante la conferenza stampa, ha accusato di non aver fatto nulla “per ridurre le tensioni con gli allevatori, con recinti per il bestiame e cani pastore, e per compensare i danni. Non sappiamo neanche – ha detto il deputato Mirko Busto – l’esatto numero dei lupi, abbiamo solo stime”.
L’appello che giunge da tutte le associazioni animaliste è di non mollare e abbassare la guardia, bisogna continuare a lasciare i riflettori accessi sulla tematica per continuare a contrastare un piano eh vedrebbe l’abbattimento controllato dei lupi sul nostro territorio.