Nei giorni scorsi, per l’ennesima volta, l’eremita diocesano fr. Frédéric Vermorel ha sollevato il problema dell’inquinamento del fiume Allaro, che scorre nei pressi dell’Eremo di Sant’Ilarione Abate, nel comune di Caulonia. Si è rivolto al Prefetto di Reggio Calabria, al direttore dell’Arpacal e, per conoscenza, al vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva.
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Immediatamente, il Pastore diocesano ha contattato il sindaco di Caulonia, dott. Giovanni Riccio, sollecitando un incontro proprio all’Eremo. Il primo cittadino ha accolto la proposta e nella giornata di ieri, lunedì 8 giugno, si è recato sul posto per affrontare la vicenda.
L’incontro con l’eremita, alla presenza di numerose persone, si è svolto in un clima alquanto fraterno; sulla questione dell’inquinamento il sindaco di Caulonia si è impegnato a contattare tanto i suoi colleghi sindaci dei vari Comuni attraversati dal fiume Allaro, quanto i responsabili dell’Arpacal, affinché vengano eseguiti tutti i rilievi necessari al fine di individuare le possibili fonti e gli eventuali responsabili dell’inquinamento segnalato.
Nella conversazione sono state affrontate altre questioni attinenti all’Eremo: la messa in sicurezza della volta della chiesetta, la fragilità della realtà dell’Eremo, in particolare sul versante del silenzio. La vicinanza di un lido solleva non pochi problemi al riguardo: il passaggio di molte macchine, la musica ad alto volume. Il sindaco si è impegnato a mediare tra i vari soggetti interessati, nel rispetto della normativa vigente.
L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali