di Rivoluzione Ecologista Animalista- Rea
La campagna elettorale si sta avvicinando e il Signore Matteo Salvini si ricorda della tutela degli animali? Ad un tratto il Ministro leghista cavalca l’onda della sensibilità delle persone parlando del caso dei gatti ritrovati nella campana di vetro a Prato. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del Partito Politico Rivoluzione Ecologista Animalista-Rea.
Salvini sventola la proposta della Lega per l’inasprimento delle pene e il carcere per chi maltratta o abbandona gli animali, alzando il tono all’insegna della “tolleranza zero”.
Indegne le parole del Ministro che si appropria di iniziative di privati cittadini, encomiando l’operato di chi ogni giorno è sul campo, senza di certo attendere le parole dei politici della poltrona, per difendere gli animali.
Non ci sono animali di serie A e animali di serie B. Dobbiamo ricordare al caro ministro che gli emendamenti presentati dai suoi cari deputati leghisti e approvati in Commissione di Giustizia alla Camera hanno escluso dalla tutela molte specie animali rientranti nella categoria delle Leggi speciali, ovvero allevamenti, caccia o spettacoli.
Non abbiamo sentito Salvini parlare del caso degli orsi in Trentino o della proposta di abbattere i lupi, specie protetta né tantomeno dei numerosi altri casi eclatanti di maltrattamento o uccisione di animali come l’ultimo caso dei cavalli a Tarquinia.
Dobbiamo ricordare al ministro i gatti uccisi ogni anno dai fuochi d’artificio, i cuccioli di cane presi a bastonate, il traffico o i combattimenti illegali, le violenze quotidiane negli allevamenti intensivi perché il sistema stesso di controllo non funziona anche alla luce di casi di concussione o favoritismi.
Altroché inasprimento delle pene o punti sulla patente. Sappiamo come andrà a finire con i tempi della giustizia per chi compie determinati reati. Salvini la smettesse di fare il doppiogiochista. Conclude il Segretario nazionale Rea.