R. & P.
A San Luca è tutto pronto per il “Tavolo tecnico permanente per l’infanzia e l’adolescenza”.
Infatti, nelle prossime settimane si avrà la prima riunione dell’organismo pensato da Emanuele Mattia e sviluppato dallo stesso Garante Metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza insieme alla locale amministrazione guidata dal Sindaco Bruno Bartolo.
Il tavolo, al quale è ancora possibile partecipare sia in forma singola che associativa inviando una mail a servizioamministrativo@comune.sanluca.rc.it, ambisce non solo ad essere un osservatorio che analizzi le dinamiche legate ai più piccoli del borgo locrideo, ma, soprattutto, a mettere in campo azioni utili a difendere e valorizzare il loro presente e il loro futuro.
Nello specifico, il tavolo si occuperà di disagio e legalità, puntando a soddisfare bisogni e diritti fondamentali all’interno della famiglia e degli spazi educativi, come quelli scolastici in primis, rafforzando questi due contesti mediante l’implementazione del welfare grazie alla sussidiarietà tra istituzioni e componenti del terzo settore.
Dunque, specialmente alla luce delle ripercussioni della pandemia, si cercherà di combattere l’indebolimento economico, sociale, culturale ed educativo di San Luca, sia in termini assoluti, sia relativamente alla prevenzione della devianza verso ambienti criminali o al recupero di giovani dai medesimi contesti.
“Non è possibile l’esistenza di una comunità senza il riconoscimento di valori comuni. Cioè, non esiste cittadinanza senza legalità. La formazione di un senso di appartenenza allo Stato ha la funzione di rendere i giovani una parte attiva nel processo di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminali. Ma non è solo un discorso di legalità, ma di giustizia. Infatti, puntiamo a dare ristoro e riscatto alla San Luca che vuole far vedere che oltre la vulgata comune di ‘capitale della ndrangheta’ c’è altro” afferma Mattia.
“Abbiamo subito detto ‘sì’ a questa bella idea del Garante. Cercheremo di coinvolgere tutti gli istituti educativi, famiglia e scuola in primis. Vogliamo creare le condizioni per un crescere migliore a San Luca. E lanciare un messaggio in termini positivi. Perché le negatività ci sono e non vanno negate, ma non vanno ampliate e, soprattutto, vanno valorizzate le positività. La realtà è diversa da come la dipingono, ma il nostro paese fa notizia” sono le parole di Bartolo.
Una novità, quella del tavolo, che non lascia insensibile un uomo di Stato e di cultura e profondo conoscitore della fascia ionica reggina, cioè il Capitano in quiescenza dei Carabinieri e scrittore Cosimo Sframeli: “E’ un qualcosa di eccezionale ciò che si sta sviluppando nel paese considerato emblema della ndrangheta. I sanluchesi, che sono i primi a subirla, apprezzeranno, perché la maggioranza di loro è gente onesta. Le azioni di prevenzione e repressione portate avanti da forze dell’ordine e magistratura sono preziose, ma vanno unite alla cultura e al welfare. A San Luca, così come altrove, ogni educatore, in famiglia, nella scuola o nell’associazionismo, deve prendere per mano i ragazzi, seguirli ogni giorno e accompagnarli finché non siano in grado di spiccare il volo. Non bastano le conferenze, ma esempi ed azioni concreti. E non basta la legalità, serve la giustizia, perché le ingiustizie fortificano la ndrangheta. Bisogna far funzionare lo Stato, finché la ndrangheta si sostituirà ad esso, non vinceremo. Il tavolo di San Luca lavora in quest’ottica”.