di Gianluca Albanese
SAN LUCA – «Democrazia interrotta: il coraggio di andare avanti». E’ il titolo del dibattito organizzato per domani mattina alle 10 in piazza della Resistenza a San Luca, proprio nelle immediate vicinanze di quel palazzo municipale attualmente occupato da una triade commissariale, nominata dopo la decisione ministeriale di sciogliere il consiglio comunale a pochi giorni dal voto che avrebbe dovuto rinnovarne i componenti.
E così, nell’ultimo di una lunga serie di comuni commissariati per inflitrazioni mafiose si danno appuntamento i rappresentanti delle amministrazioni sciolte, alla presenza del giudice di Cassazione Romano De Grazia, padre della legge “Lazzati”, che impone il divieto di fare campagna elettorale e soggetti condannati per gravi reati e che da sempre è a favore della prevenzione delle infiltrazioni mafiose attraverso l’applicazione delle legge che porta il nome del Centro Studi da lui preceduto. Domattina sarà proposta la costituzione di un comitato composto da ogni realtà territoriale colpita da quella che viene definita come la “democrazia interrotta”. Il tema di una proposta di legge d’iniziativa popolare, tra l’altro, era già stato affrontato nella riunione del comitato esecutivo di AssoComuni che ha avuto luogo mercoledì scorso, durante la quale si è sviluppato un approfondito dibattito la cui cronaca, per completezza d’informazione, riportiamo nei due seguenti link:
Scioglimento dei Consigli per infiltrazioni mafiose, il j’accuse del sindaco di Ardore Campisi
Va detto, però, che alla manifestazione in programma domani mattina non prenderà parte il consigliere regionale Pietro Crinò, già sindaco di Casignana il cui consiglio è stato sciolto qualche settimana fa per inflitrazioni mafiose. Crinò ha precisato a Lente Locale che «Ho sempre pensato che vadano colpite le singole responsabilità quando ci sono senza sparare nel mucchio. Inoltre – ha proseguito – ho deciso di partecipare solo alle manifestazioni organizzate dall’associazione dei Comuni della Locride, evitando di presenziare alle altre».