di Emanuela Alvaro
SAN LUCA – “La scuola è un bene comune, un bene pubblico ed una responsabilità pubblica, per tutti … Nei volti della gente di San Luca si può scorgere la voglia di normalità, la speranza in un futuro migliore. San Luca è un paese dai forti contrasti, con gravi ferite da rimarginare, questa è la terra di Corrado Alvaro”. Queste frasi estrapolate dal discorso del commissario prefettizio Salvatore Gullì nel corso della manifestazione per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2016/2017, danno il senso della stessa.
Alla presenza del prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, del governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, del vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, Francesco Oliva, dell’assessore regionale con delega alla scuola, Federica Roccisano, del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Diego Bouché, del magistrato presso il tribunale di Locri, Salvatore Cosentino, del presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, la dirigente scolastica Carmela Rita Serafino e, appunto, il commissario prefettizio Gullì hanno inaugurato ufficialmente l’Anno scolastico.
Nella palestra gremita di studenti, docenti, rappresentanti di associazioni, militari e istituzionali, tra i quali anche il presidente del parco nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino e il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, gli interventi sono stati intervallati dalle esibizioni dell’orchestra e del coro dell’Istituto comprensivo San Luca – Bovalino di San Luca, dalle testimonianze degli alunni delle diverse classi e da una rappresentanza di studenti dell’istituto tecnico commerciale Marconi di Siderno.
«Da questo evento dobbiamo trarre l’occasione per far germogliare prima e rafforzare dopo uno stretto legame – ha affermato il commissario prefettizio Gullì, dal 2015 alla guida del comune – tra ambiente, legalità e sviluppo, a conferma che anche in questo paese si può cambiare e San Luca sta cambiando. Sosteniamo il vento della rinascita che comincia a spirare a San Luca, lanciamo nelle scuole una campagna culturale tesa a costruire e consolidare un rapporto tra le istituzioni e questo territorio per far germogliare, nutrire e sviluppare, una coscienza civile dalla quale nasca la capacità di ribellarsi ai soprusi e alla illegalità con il sostegno dei rappresentanti delle istituzioni».
Su un modo diverso di approcciarsi e percepire la legalità e sull’importanza del valore della coscienza, della cultura e dell’impegno si è soffermato il magistrato Salvatore Cosentino. «La legalità non è solo lo Stato con la S maiuscola. La prima legge è la nostra coscienza è la verità forse non sta nel mezzo, ma dentro di noi. Legalità è dentro di noi. Valorizzate voi stessi prima di tutto. Più saprete più sarete liberi. La cultura non fa solo più colti, ma più “fighi”. Professori appassionate i vostri ragazzi, non li annoiate, si devono incuriosire, emozionare».
Una mattinata nel corso della quale è stato più volte ricordato Corrado Alvaro del quale quest’anno ricade il sessantesimo anniversario dalla scomparsa.
«Abbiamo voluto inaugurare l’anno scolastico qui per il contributo che Corrado Alvaro ha dato per la ricostruzione della coscienza nazionale. Abbiamo il dovere di impegnarci – ha tuonato il governatore della Calabria – anche attraverso il lavoro che porta avanti la fondazione, con un programma di valorizzazione di questo scrittore, una delle penne più pungenti a livello nazionale, vissuta in uno dei periodi tra i più inquieti. Orgogliosi di appartenere ad una terra che gli ha dato i natali, ne cogliamo la lezione. Terra di contraddizioni, nella quale convivono tante energie positive, ma dove c’è anche “l’amaro”, rispetto al quale esplicitare indifferenza non sarebbe giusto. “Un amaro” che proietta un’immagine negativa della nostra terra nel Mondo, producendo tanti orrori. Dobbiamo gridare e trasmettere ai giovani consapevolezza e impegno per rimuovere le storture e lo possiamo fare con un investimento nella cultura. Investire nella formazione per dare opportunità, per consentire loro di saper nuotare nelle acque tempestose della globalizzazione. Dare strumenti per affrontare il futuro e da quì dobbiamo lanciare questo messaggio. Ringrazio le Forze dell’ordine, la magistratura per il costante contrasto alla criminalità, a cui accompagnare una crescita culturale. Dobbiamo riscattarci da uno stereotipo che tanto ci blocca, scrollarci di dosso quella immagine negativa solo così il lavoro di tutti verrà valorizzato».