DAL SEGRETARIO DEL CIRCOLO DEL PD DI SIDERNO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SIDERNO – È a dir poco sconcertante la notizia di cui veniamo a conoscenza in questi giorni.
Con la disposizione numero 89, a firma del commissario straordinario dell’ASP Franco Sarica, del direttore sanitario Tripodi e del direttore amministrativo Scali, è stato disposto il trasferimento del dipartimento di prevenzione, dai locali del vecchio ospedale di Siderno, a quelli dell’ospedale di Gerace.
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Si tratta, a ben vedere, di un atto dirigenziale che evidenzia, in capo ai tre dirigenti, una scarsa conoscenza della geografia e dei collegamenti stradali del territorio, ma che, allo stesso tempo, non sembra neppure giustificabile in un’ottica di mera spending review.
Oltre agli evidenti disagi in termini di effettività del servizio, per gli utenti del comprensorio, la decisione si rivela fallimentare anche sotto il profilo economico, dato che i locali dell’ospedale di Gerace sembrerebbero inagibili e quindi, qualora vi fosse l’effettivo trasferimento del dipartimento di prevenzione, sarebbe necessario affrontare ulteriori e non certo esigue spese, per rendere idonei i locali di Gerace, quando, invece, tale idoneità è già acclarata per i locali di del nuovo ospedale di Siderno.
Sotto il profilo strettamente funzionale, poi, che di fatto dovrebbe essere il fattore preponderante in un generale piano di razionalizzazione del servizio, è a dir poco assurdo pensare di ubicare un dipartimento del genere, in un piccolo centro (sebbene bellissimo borgo turistico) dell’entroterra che, normalmente mal collegato nel periodo invernale, diventa virtualmente irraggiungibile nel periodo estivo, ma, cionondimeno dovrebbe servire tutti i comuni di un comprensorio che va da Monasterace a Palizzi.
Si tratta, in ultima analisi, di una decisione che va contro ogni logica, non solo perché non migliora il servizio, ma perché lo rende molto meno fruibile e molto più oneroso per le casse pubbliche.
Se la strategia dei tagli è generalmente dominata da una diffusa tendenza a centralizzare i servizi, per motivi di risparmio di spesa, la decisione in esame, assunta in totale disunione col citato indirizzo, appare semplicemente assurda, dato che va a delocalizzare un servizio, collocandolo in una zona poco raggiungibile con mezzi pubblici.
Come circolo politico faremo di tutto per evitare gli effetti di una decisione disastrosa sotto ogni punto di vista, ma prima ancora che come partito, come cittadini della Locride, lanciamo un appello ai dirigenti dell’ASP, affinché dimostrino di essere prima di tutto dalla parte della gente ed in conseguenza, decidano di revocare una disposizione di trasferimento che porterà solo disservizi e farà lievitare i costi.
Anche se è evidente che la motivazione realmente alla base di questa scelta ha natura squisitamente politica, riteniamo che i cittadini della Locride non possano e non debbano pagarne il prezzo, sacrificando ancora una volta, sull’altare dell’interesse di una ristretta parte politica, il sacrosanto diritto costituzionale alla salute, già troppo compresso e compromesso dalle scelte gestionali passate. Come circolo del PD di Siderno rivolgiamo, infine, un invito ai commissari del Comune di Siderno, affinché si impegnino a difendere il territorio da una serie di decisioni insensate ed irresponsabili che, per rafforzare le posizioni egoistico-campanilistiche di singoli politici, stanno danneggiando irrimediabilmente un intero comprensorio.