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Mentre il Presidente Conte informava che avrebbe rimosso il Commissario Generale Saverio Cotticelli, lo stesso dava le sue inevitabili dimissioni dopo la vergognosa figuraccia che sta facendo il giro del mondo. Tutti gridano oggi allo scandalo, si scandalizzano per l’incompetenza e la negligenza dell’operato del Commissario, ma tutti sapevano e nessuno ha mosso un dito. Abbiamo sempre detto, maggiormente nel periodo che ci ha visto travolti dalla pandemia mondiale, che la Calabria stava vivendo una emergenza nell’emergenza.
«Da quasi dieci anni – chiosa Calabrese, sindaco di Locri, che già più volte nei suoi acclamati interventi aveva chiesto le dimissioni del Commissario- manifestiamo, nell’indifferenza di tanti, per le problematiche della sanità e per l’ospedale di Locri; da anni chiediamo a gran voce che il Governo attui un provvedimento serio per il piano sanitario senza intervenire con figure commissariali che non portano a nulla e altri Cotticelli non servono. Ed è, oggi, ancora più clamoroso, gridare allo scandolo e indignarsi. Oggi tutti sono infuriati ma il popolo della Locride, che più volte ha manifestato dissenso, è stanco e adesso pretende che il Presidente Conte dia risposte immediate». «Tra tutti – propone Giovanni Calabrese- premettendo la pericolosità del virus Covid, senza sottovalutare i rischi ma agendo con responsabilità e precauzione, nel rispetto delle disposizioni antiCovi19, si chiede la sospensione immediata della zona rossa per la Regione Calabria e un piano straordinario per la sanità con la nomina dei sindaci dei Comuni, che sono sede di ospedale, a Commissari del Governo per l’attuazione del piano straordinario di ricostruzione».
Risposte serie, risposte immediate perché con i commissariamenti attuati fino ad adesso la Calabria ha solo perso, è stata ingannata e si è impoverita di più, perdendo vite umane per la malasanità e la malagestione.
Locri, 07/11/2020
Ufficio Stampa Città di Locri