DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELLE SEGRETERIE PROVINCIALI UIL FPL, FSI E NURSIND
REGGIO CALABRIA – A seguito di formale convocazione da parte della Prefettura di Reggio Calabria, le segreterie provinciali delle scriventi Organizzazioni Sindacali, sono state ricevute dal Vice-Prefetto Adorno, delegata da il Prefetto di Reggio Calabria.
In questa Sede si sono potute notare due cose. La disponibilità e la sensibilità della Prefettura, nella persona della Vice-Prefetto Adorno, l’indolente incuria della Azienda Sanitaria Provinciale per il tramite dei suoi Rappresentanti che hanno ritenuto di non dover presenziare ad un “formale” istituzionale incontro convocato dal Prefetto di Reggio Calabria, ma ciò attiene alla responsabilità e sensibilità delle parti.
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In questa sede abbiamo accalorato la cortese e convinta partecipazione della Prefettura, alla quale abbiamo rappresentato tutte le nostre richieste, ed alla quale abbiamo fatto presente che a breve invieremo un “dossier” sia sulle rivendicazioni contrattuali ma, soprattutto, sugli atti adottati dall’Azienda per i quali noi protestiamo causa le illegittimità ivi contenute con profili di carattere anche, penale.
In quella sede abbiamo fatto presente che la gravità della situazione non era circoscritta ad una mera rivendicazione di istituti contrattuali e di mancato rispetto degli accordi, ma il paniere delle rivendicazioni conteneva e contiene anche rivendicazioni di carattere sociale ed istituzionale dei compiti, con ospedali Spoke alla deriva, lasciati al tamponamento dei lavoratori volenterosi che in trincea, con molte difficoltà, giorno per giorno sono chiamati a prestare la loro opera, con apparecchi vetusti ed obsoleti ed in condizioni difficili ambientali e per carenze di attrezzature. Un servizio di emergenza-urgenza che a causa dell’insipienza dei loro dirigenti è lasciato alla improvvisata gestione, una pletora di servizi e di giustificazioni che servono solo a riempire le tasche di qualche connivente e corresponsabile individuo, con dirigenti che assumono, motu.-proprio, anche personale. Va bene la privatizzazione, ma così si sconfina nella discrezione e deregulation assoluta.
In ogni modo, a margine della riunione, abbiamo potuto constatare che quanto noi avevamo suggerito in tempi non sospetti e cioè oltre sette mesi fa, sulla questione della erogazione della produttività (pare un 30% del residuo, da aggiungersi ad un terzo di quanto rimasto sull’ADI), ricevendo, allora, il diniego dell’Azienda e la netta chiusura da parte delle altre OO.SS.: una diceva che non voleva fare la fine del comune di Reggio Calabria; l’altra asseriva di non voler essere compartecipe di una chiamata in con-causa come accaduto al Comune di Firenze, (cose desumibili dai brogliacci dei verbali di riunione!!, con chiara evidenza delle singole posizioni) noi eravamo e siamo convinti che erogare, in mancanza di Organismo indipendente di valutazione, mancanza di assegnazione di obiettivi, sono responsabilità non imputabili ai lavoratori, meno che meno al personale del comparto.
Per questo e registrando questo parziale riscontro, le scriventi fanno presente che vigileranno, come sino ad ora hanno fatto, senza posizioni di privilegio per alcuni e con l’unica difesa degli interessi di tutti i circa 5000 lavoratori dell’ASP, nonché della popolazione della nostra provincia.